Tu sei qui: Storia e StorieAlluvione 1910, Cetara ricorda le vittime del disastro col libro "Un'immane sventura"
Inserito da (Maria Abate), venerdì 23 ottobre 2020 13:09:34
Centodieci anni fa una terribile alluvione investì la Costiera Amalfitana seminando morte e distruzione. La pioggia, in tutta la Campania, aveva iniziato a scendere dal pomeriggio del 23 ottobre proseguendo incessantemente per tutta la notte e causando danni non indifferenti a cose e persone in tutta la regione. Cetara fu aggredita alle spalle con la ferocia di un agguato. Fu una strage: delle 200 vittime registrate in tutta la Campania, 111 furono solo a Cetara.
In occasione dell'anniversario del tragico evento, il borgo marinaro ricorda le vittime del disastro con la presentazione di un libro, "Un'immane sventura", che sintetizza i risultati di una lunga ricerca condotta sui tragici fatti del 1910 dal gruppo di lavoro coordinato da Secondo Squizzato.
«Questa sera alle ore 19 saremo in diretta dalla pagina facebook del Comune di Cetara, per ricordare con la presentazione del libro quel drammatico evento che ha segnato la storia del nostro piccolo comune. A causa delle recenti restrizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, la prevista presentazione pubblica del volume, sarà presentata in modalità a distanza», ha detto il sindaco Fortunato Della Monica.
Un volume a più mani, edito da Puracultura, che accoglie i contributi di Leonardo Cascini e Settimio Ferlisi, di Giuseppe Di Crescenzo, Matteo Giordano, Giuseppe Liguori e Secondo Squizzato, arricchito degli esiti di ulteriori studi sul campo, con indagini accurate dei fenomeni di dissesto idrogeologico che sconvolsero il territorio, anche alla luce di eventi successivi che hanno riguardato quei luoghi, in ultimo quelli del mese di dicembre 2019.
Domenica 25 ottobre, alle 11, sarà celebrata nella Chiesa di S. Pietro Apostolo una S. Messa in ricordo delle vittime i cui nomi sono riportati in una lapide collocata a corso F. Federici, nei pressi di uno dei luoghi in cui si registrò la gran parte dei decessi.
Fonte: Amalfi News
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