Tu sei qui: Storia e StorieCava, chiude Rianimazione e scoppia la polemica: la reazione delle forze politiche
Inserito da (redazioneip), giovedì 29 ottobre 2020 16:59:42
Non è stata digerita nel migliore dei modi la notizia della chiusura del reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Cava de' Tirreni. In piazza, infatti, sono già scesi in piazza i manifestati del comitato "Diritto alla Salute" per protestare contro il provvedimento.
Inoltre, dopo le parole del sindaco Vincenzo Servalli, ora è il turno anche di molti altri volti della politica cavese (e non solo) intervenire sulla vicenda.
I consiglieri di Siamo Cavesi Marcello Murolo, Raffaele Giordano e Vincenzo Passa: Il personale medico ed infermieristico è trasferito al reparto di Rianimazione Covid all'ospedale "Da Procida" di Salerno. Come si sottolinea nel provvedimento, sottoscritto dai vertici dell'azienda ospedaliera Ruggi, questo trasferimento, che sarà attuato "con decorrenza immediata ma in via temporanea per tutto il periodo di emergenza Covid", si rende necessario a causa del "rapido incremento dei casi di infezione da Covid 19, con una altrettanto rapida occupazione dei posti letto in reparti Covid, che ha portato l'Unità di crisi regionale a definire un potenziamento dell'offerta di posti letto della rete Covid pubblica". A Cava, dunque, rimarrà la guardia anestesiologica per garantire le urgenze. Sappiamo bene che in tempi di emergenza si è costretti a ricorrere ad ogni mezzo, ma quello che ci dispiace constatare ancora una volta è che l'ospedale di Cava è sempre considerato una sorta di salvadanaio dell'azienda Ruggi, per cui quando c'è mancanza di personale si attinge sempre dai reparti cavesi, come è capitato già in passato e di recente proprio per Rianimazione, che circa un mese fa era stato privato di parte del suo personale, già dirottato al "Da Procida". Il nostro dito è puntato contro la politica regionale, che non ha saputo programmare questa seconda ondata di contagi, da tempo annunciati, e contro il sindaco Vincenzo Servalli che non riesce mai a dare risposte certe ai cittadini. Peraltro l'8 ottobre il consigliere Passa aveva già chiesto all'amministrazione, in un'interrogazione, di conoscere la sorte del reparto di Rianimazione e di sapere le misure che sarebbero state attuate per la sua salvaguardia: non ha mai ricevuto risposta. Chiediamo ancora una volta al sindaco di farsi garante della salvaguardia dell'ospedale e del ripristino di tutti i suoi servizi».
Il deputato salernitano Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, Questore della Camera: La chiusura del reparto di Rianimazione è un grave errore perché significa di fatto la chiusura dell'ospedale di Cava de'Tirreni. Questa sconsiderata decisione è frutto di una mancata programmazione regionale di prevenzione del Covid-19: si sono persi otto mesi di tempo nei quali si sarebbero dovuti potenziare gli ospedali assumendo medici e infermieri sfruttando la mobilità, ma anche attraverso assunzioni a tempo determinato. E, invece, non è stato fatto nulla dalla Regione. E' ormai evidente a tutti il fallimento della gestione della sanità campana da parte del Pd. Dispiace solo constatare che quasi il 75% dei cavesi, che appena un mese fa aveva dato fiducia a De Luca, ora ne pagherà il prezzo tutta la città».
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Italo Cirielli: È di oggi l'atto che decreta la sospensione per tutta l'emergenza Covid dei ricoveri in rianimazione del P.O. Santa Maria dell'Olmo. Comprendo la necessità di ottenere personale da mandare al Covid hospital istituito presso il da Procida a Salerno. Ma allo stesso tempo dico: "Non bisogna creare un problema per risolverne un altro". Un ospedale senza posti in rianimazione è semplicemente una vuota cattedrale. Per questo motivo chiedo al Sindaco Servalli di impegnarsi in tutte le sedi opportune per opporsi a questa misura e chiedere la revoca di questo sproporzionato. Noi di Fratelli d'Italia - Cava dei Tirreni, come tutti i cavesi, saremo al suo fianco. È finito il tempo delle mele, IL POPOLO ESIGE RISPOSTA».
Davide Trezza di Potere al Popolo: È appena arrivato l'atto dalla direzione del Ruggi che chiede la chiusura "temporanea" della Rianimazione a Cava. I lavoratori si erano già organizzati in queste settimane per consentire anche l'apertura El reparto al Da Procida. Non bastava? Che senso ha lasciare il presidio senza la Rianimazione? Vogliamo subito il ritiro dell'atto che ordina la chiusura. Il Covid si combatte tenendo aperti gli ospedali non chiudendoli! L'Ospedale di Cava non si tocca!».
Partito Comunista: «Apprendiamo della chiusura di Rianimazione fino al termine dell'emergenza. Dal Sindaco al Governatore avevano tutti giurato che il nostro Ospedale non sarebbe stato ridimensionato. Adesso vogliono che all'emergenza Covid Cava risponda senza un Ospedale adeguato e degno di questo nome? Vergogna!».
Il segretario generale Fp Cgil Salerno Antonio Capezzuto: «Chiudere il reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero di Cava dei Tirreni, per dirottare il personale al Covid Hospital" Da Procida" di Salerno, lascia senza assistenza sanitaria un territorio di 52mila abitanti, portando al ridimensionamento del Pronto soccorso in Psaut: un vero e proprio dramma per la città ed i territori limitrofi, in una situazione epidemiologica ad alto rischio. Già un mese fa avevamo denunciato il pericolo di chiusura, ma constatiamo con amarezza che come al solito non si è impiegato questo tempo per trovare soluzioni valide e alternative che salvaguardassero il mantenimento del servizio di rianimazione a Cava. Aspettiamo ora risposte chiare dai Sindaci di Cava dei Tirreni e delle zone limitrofe che devono farsi da garante a tutela di questo territorio per evitare di penalizzare la qualità dell'offerta sanitaria ai cittadini».
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Fonte: Il Portico
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