Tu sei qui: Storia e StorieCava de' Tirreni, la festa della mamma nel ricordo di Mamma Lucia
Inserito da (redazioneip), lunedì 11 maggio 2020 10:48:14
di Angela Vitaliano
Un silenzio innaturale ha accolto il nostro risveglio, il 10 maggio 2020. La Festa della mamma quest'anno ha un sapore antico, che la vita frenetica che avevamo, aveva ormai cancellato dalle nostre abitudini. Quest'anno è bastato uno sguardo, un fiore, un dolce magari fatto in casa, un po' sbilenco, o un po' anemico ma fatto con amore.
In questo contesto si inseriscono le iniziative prese da due gruppi di giovani Cavesi, iscritti sulla piattaforma Facebook, con una mini-mostra dedicata alla Mamma, organizzata dal gruppo GUARDA, formatosi dall'unione di sette persone con attitudine diverse, che ha pubblicato, dalle 9,30 alle 12,30, quattro scatti dedicati alla figura più importante della nostra vita, usando foto, poesia, storia. È questa la caratteristica del gruppo che mescola le arti per dar forma a qualcosa di nuovo e di particolare. Purtroppo tutto è avvenuto a distanza ma con grande professionalità. La voglia di esserci, di strappare un momento sereno all'angoscia che ci circonda, ma anche la voglia del gruppo, a cui si è recentemente, aggiunto il giovane brillante Gabriele Durante, di rimettersi in gioco nonostante tutto.
Il secondo gruppo, CAVA STORIE, ha dedicato una puntata di RIME CAVOTE, la rubrica storica-culturale patrocinata dal Comune di Cava, alla MAMMA per eccellenza :MAMMA LUCIA. La poesia di Oreste Vardaro, edita nel 1964, è stata recitata da Mariagrazia Lambiase del gruppo Teatrale- Fuori tempo di Geltrude Barba. Una poesia che per chi ha conosciuto Lucia Pisapia in Apicella, è un dolce ricordo. Una donna minuta, senza età, che con la caparbietà e il suo immenso Amore, in tempi non facili(immediato dopoguerra), andò per le montagne Cavesi e oltre, raccogliendo i resti dei soldati sparsi. Tedeschi, americani, inglesi, "Tutti figli di mamma" morti in terra straniera.
Mamma Lucia non ascoltò nessuno se non il suo cuore. Ad ognuno poté dare dignità, a ogni mamma diede il suo figlio. Se fosse stata ancora fra noi, in questo periodo, non ci avrebbe negato le sue carezze. Medaglia d'oro per meriti civili, Commendatore della Repubblica,Croce di guerra, resto' sempre umile e nulla pretese. Altra tempra, altri tempi. È ancor più encomiabile l'omaggio fatto da questi giovani che non la conoscono de visu, data appunto la loro giovane età, ma che hanno saputo scegliere e recitare questa poesia che esprime l'essenza di questa donna. Questi due giovani gruppi ci hanno accompagnato in questo triste periodo, donandoci momenti di evasione culturale che non guasta. Neanche un virus killer ferma la cultura. Altri modi per esprimersi, per ritrovarsi, ma bravi ragazzi, il vostro lavoro è grande. La curiosità ci stuzzica.
Fonte: Il Portico
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