Tu sei qui: Storia e StorieCava de' Tirreni: Sindaco Servalli per "La Nostra Famiglia"
Inserito da (redazioneip), giovedì 5 novembre 2020 15:26:50
Sit in al Comune di Cava de' Tirreni per esporre le problematiche della struttura sanitaria accreditata "La Nostra Famiglia". Stamani gli esponenti della Uil Fpl Salerno sono stati impegnati in volantinaggio e sensibilizzazione presso il municipio metelliano, dopo aver proclamato lo stato di agitazione. I sindacalisti sono stati anche ricevuti dal sindaco Vincenzo Servalli.
«A seguito di mesi di serrato confronto con i vertici dell'associazione La Nostra Famiglia nel corso del quale sono stati illustrati i motivi che non giustificano la scelta di derogare alle clausole della preintesa relativa al Ccnl della Sanità Privata e né quella di disdettarne l'applicazione in favore del Ccnl Rsa e Cdr, l'associazione ha confermato la propria decisione unilaterale di revocare la sospensione della disdetta del Ccnl della sanità privata dal 18 febbraio - scrivono il segretario generale Uil Fpl, Donato Salvato, e il segretario alla Sanità Accreditata, Antonio Malangone - Abbiamo argomentato come la modifica del Ccnl non porti alcun beneficio alle criticità riscontrate. I vertici de La Nostra Famiglia hanno tentato di argomentare diversamente le motivazioni al cambio di contratto, spostandole dalla presunta insostenibilità economico-finanziaria alla presunta incoerenza dell'attività prestata dall'associazione rispetto a quella prevista dal Ccnl della Sanità Privata. E' alla luce di ciò che abbiamo deciso la mobilitazione presso la sede comunale, nel rispetto del distanziamento fisico e delle norme anti-Covid».
«La delegazione ha rappresentato lo stato di agitazione e di mobilitazione del personale a causa della vertenza che li vede impegnati nei confronti dell'Associazione "La Nostra Famiglia", instauratasi per la determinazione unilaterale di modifica del contratto di lavoro. - scrive il sindaco Vincenzo Servalli - Una decisione che, oltre ad incidere sul trattamento economico riducendo lo stipendio, comporta, denunciano i lavoratori, il concreto rischio di una migrazione di figure professionali e competenze specialistiche verso altre strutture e il depauperamento del patrimonio di conoscenze e capacità che comprometterebbe il livello di eccellenza del centro che ne hanno fatto un punto di riferimento regionale e non solo. Mi sono reso disponibile ad incontrare i rappresentanti de "La Nostra Famiglia" per una possibile composizione della situazione».
Fonte: Il Portico
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