Tu sei qui: Storia e StorieDa Cava de' Tirreni al Cumbre: il duo Petrone-Punzi "conquista" la vetta più alta del continente americano
Inserito da (redazioneip), mercoledì 15 gennaio 2020 16:26:22
Grande soddisfazione per gli atleti cavesi Michele Petrone e Sergio Punzi che hanno "conquistato" la Cumbre, vetta del Monte Aconcagua alto 6960 metri, riuscendo nel tentativo di scalare una delle Seven Summit, ovvero le sette cime più ambite del pianeta.
Venerdì 10 gennaio, dopo 8 giorni di acclimatamento all'altitudine e allenamenti specifici nel parco dell'Aconcagua, i due atleti hanno lasciato il campo base, Plaza de Mulas, a 4400 metri trasportando con se, negli zaini in spalla, tutto l'occorrente per il tentativo di scalata.
Dopo circa 11 ore Petrone e Punzi hanno raggiunto direttamente Campo 2, detto Nido de Condores, a quota 5400 metri dove sono rimasti anche sabato 11 per riposo e acclimatamento in quota.
Domenica 12 gennaio hanno trasportato da campo 2 a campo 3, denominato Colera, gli alimenti e gli equipaggiamenti occorrenti per affrontare la parte più difficile dell'ascesa sfidando il forte vento, le temperature al di sotto dello zero termico e la carenza di ossigeno aldisopra dei 6000 metri.
Lunedì 13 gennaio è il giorno del SUMMIT e alle ore 05 parte la spedizione. Giunti a quota 6300mt. il freddo e il forte vento mandano in frantumi le speranze e sogni di molti alpinisti mentre il duo Petrone e Punzi procede verso la meta.
A quota 6800 si intravede la Cumbre ma la carenza di ossigeno costringe i due atleti a un passo ogni 5 respiri.
Alle ore 15:05, dopo 10 ore in condizioni di resistenza estrema, i due cavesi raggiungono finalmente il tetto d'America e la vetta dell'Aconcagua è finalmente conquistata!
«Ancora una volta il duo Petrone Punzi ci ha stupito - dichiara l'assessore Nunzio Senatore- non solo per la grandissima impresa ma anche perché, tenendo fede alla grande sensibilità ambientale che li anima, hanno dedicato la conquista della vetta alla sensibilizzazione contro l'uso della plastica per ricordare questa indispensabile necessità per salvaguardia del nostro pianeta».
Fonte: Il Portico
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