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Franco Battiato, il ricordo dei due concerti a Ravello

Inserito da (redazionelda), martedì 18 maggio 2021 12:01:08

Per due volte Ravello ha ospitato Franco Battiato, l'ultimo poeta della canzone d'autore italiana. La prima negli anni Novanta con un concerto in Piazza Vescovado, l'ultima l'8 luglio del 2000 sul Belvedere di Villa Rufolo. Un concerto inedito inserito nella rassegna di tradizione wagneriana che cominciava ad aprirsi, col nuovo millennio, all'idea di Festival musltidisciplinare. Il cantautore siciliano presentò quello che era il suo ultimo lavoro discografico, Fleurs, accompagnato naturalmente, dai successi della sua straordinaria carriera.

"Un suggestivo «invito al viaggio», dal rock scanzonato dei Rolling Stones alla raffinata scuola d'oltralpe di Charles Trenet, dalla Napoli romantica di Salvatore di Giacomo alla canzone d'autore di Fabrizio De André. Canzoni raccolte nell'album Fleurs, legate dal filo di una memoria che evita il rischio della nostalgia unificando Ruby Tuesday, Era de maggio, Que restetil de nos amours, La canzone dell'amore perduto ed altre bellissime liriche in un unico e dolcissimo repertorio quasi affidato a moduli classici, facendo a meno, com'era già accaduto per un altro disco, Come un cammello in una grondaia (che conteneva anche alcuni lieder), di basso e batteria. Adesso Fleurs e il gioco della memoria" scrisse Nino Marchesano per La Repubblica. «A volte è proprio tornando indietro nel tempo che diventa più chiaro il futuro», spiegò il cantautore. «Per me è stato importante, prima di affrontare l'impegno di un nuovo disco tutto mio, regredire alle magnifiche consolazioni di questi inebrianti fiori musicali». Un disco e un concerto che riuscirono a incantare lo spettatore invitandolo a disfarsi del ricordo delle versioni originali delle canzoni riducendole ad una melodia essenziale, ad un dolce canto per suggerire un altro inedito percorso, dove si creano dimensioni più eteree e per nulla accademiche.

Anche la Fondazione Ravello, oggi, ricorda con gratitudine Franco Battiato, «artista poliedrico, uomo colto e raffinato, autore e ricercatore inarrivabile».

Fonte: Il Vescovado

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