Ultimo aggiornamento 3 ore fa S. Teodorico Prete di Reims

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieGaetano Sammartino: “Il terremoto del 1980 ha cambiato il tessuto sociale, ma poco è stato fatto per la sicurezza”

Storia e Storie

A 44 anni dal sisma dell’Irpinia, un geologo denuncia le mancanze nella prevenzione sismica

Gaetano Sammartino: “Il terremoto del 1980 ha cambiato il tessuto sociale, ma poco è stato fatto per la sicurezza”

Il presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale - sezione Campania, sottolinea la necessità di una cultura del rischio e di interventi strutturali: “Gran parte del costruito non rispetta le norme tecniche attuali”

Inserito da (Admin), sabato 23 novembre 2024 16:23:30

Erano le 19:35 del 23 novembre 1980 quando una scossa di magnitudo 6,9 devastò l'Irpinia e parte della Campania, causando 2.914 morti, oltre 8.000 feriti e lasciando 280.000 persone senza casa. A distanza di 44 anni, il geologo piemontese Gaetano Sammartino, presidente della sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA), riflette sull'eredità di quel tragico evento.

"Il terremoto ha cambiato per sempre il tessuto sociale e ha evidenziato la fragilità del patrimonio edilizio italiano dell'epoca", ha dichiarato Sammartino. "Non avevamo ancora una Protezione Civile strutturata; la sua costituzione è stata diretta conseguenza di quel disastro".

Lezioni non apprese e cultura del rischio assente

Nonostante i progressi normativi, come l'introduzione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC-2018) e le successive evoluzioni, il geologo sottolinea che la cultura del rischio rimane lontana. "Oggi la popolazione non richiede quasi mai sicurezza abitativa, anche nelle aree a elevato rischio sismico", ha aggiunto.

Sammartino ha posto domande cruciali: "Sappiamo se gli edifici strategici, come ospedali e scuole, sono davvero sicuri? E che dire dei nostri centri storici, patrimonio inestimabile ma estremamente vulnerabile?".

Il lungo cammino della normativa antisismica

Il geologo ha ripercorso i progressi legislativi che si sono succeduti dal terremoto dell'Irpinia. La svolta normativa più significativa è arrivata dopo il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia nel 2002, che costò la vita a 27 bambini e una maestra. Tuttavia, Sammartino denuncia un'applicazione ancora lacunosa delle norme e un patrimonio edilizio inadeguato.

"Gran parte del costruito in Italia è antecedente alle attuali norme tecniche, sia nell'edilizia pubblica che privata. La microzonazione sismica, uno strumento fondamentale per valutare la sicurezza del territorio, è ancora poco diffusa nei comuni italiani", ha spiegato Sammartino.

La sfida della prevenzione

Per il presidente della SIGEA Campania, la chiave è investire nella prevenzione e nella riduzione della vulnerabilità sismica: "Non basta costruire nuovi edifici antisismici, dobbiamo adeguare il patrimonio esistente per raggiungere i livelli di sicurezza previsti dalle norme attuali".

Il rischio non è solo sismico, conclude Sammartino, ma anche idrogeologico, aggravato dalle modificazioni estreme del territorio operate dall'uomo. "È tempo di affrontare con decisione queste sfide per proteggere il nostro Paese e le generazioni future".

Conclusione

Il terremoto dell'Irpinia del 1980 rimane una ferita aperta nella memoria collettiva, ma anche un monito su quanto ancora resta da fare per garantire la sicurezza e la resilienza del territorio italiano

Fonte: Occhi su Salerno

Galleria Fotografica

rank: 10844103

Storia e Storie

Storia e Storie

27 giugno 1544: Sant’Andrea, Santa Maria a Mare, San Matteo e Santa Trofimena fermano Barbarossa al largo di Amalfi

Il 27 giugno 1544, la flotta del temibile corsaro turco Ariadeno Barbarossa, forte di 154 legni tra galeazze, feluche, lancioni e quattro navi da guerra, si presentò al largo di Amalfi, pronta a saccheggiare e devastare anche le città vicine, da Salerno a Positano. Secondo lo storico Filippo Cerasuoli,...

Storia e Storie

27 giugno 1946: quando gli Amalfitani si ribellarono alla Chiesa portando Sant’Andrea sulla spiaggia

di Sigismondo Nastri Monsignor Ercolano Marini si dimise da arcivescovo di Amalfi nel 1945 e si ritirò a Finalpia, in una casa di riposo per sacerdoti anziani, dove si spense cinque anni dopo. Al suo posto, nella primavera del 1946, la Santa Sede nominò Mons. Luigi Martinelli, che purtroppo morì prima...

Storia e Storie

27 giugno 1988 - 2025: 37 anni fa il crollo di Palazzo D’Amato a Maiori

Trentasette anni fa, all'alba del 27 giugno 1988, Maiori si svegliò sconvolta da una tragedia che segnò per sempre la sua storia recente: il crollo di un'ala dello storico Palazzo D'Amato, in pieno Corso Reginna, causato da un incendio doloso. Le fiamme, appiccate nel tentativo di truffare un'assicurazione,...

Storia e Storie

Bacoli, dal mare riemerge la storia: recuperati due architravi marmorei dai fondali del Porto romano di Misenum

Dai fondali del Porto romano di Misenum riaffiorano antichi frammenti di storia: due architravi marmorei con modanature in rilievo e un frammento di colonna in marmo cipollino sono stati recuperati nel tratto di mare tra Punta Terone e Punta Pennata, al largo di Bacoli. Reperti di eccezionale valore...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno