Tu sei qui: Storia e StorieGli eventi vissuti in prima persona in un post di sfogo pubblicato da Fabio Fusco
Inserito da (admin), mercoledì 3 ottobre 2018 09:46:07
Sono passati solo pochi giorni dall'incendio che ha interessato Positano il 30 settembre scorso e siamo ancora scossi per quanto accaduto.
Le fiamme hanno raggiunto la Statale Amalfitana 163 che è rimasta pericolosamente aperta fino alle prime ore del mattino, quando finalmente l'ANAS ne ha deciso la chiusura.
Molti i disagi a cui è andata incontro l'intera costiera amalfitana che, venendo meno un'arteria di collegamento primaria con la Penisola Sorrentina, ha subito un aumento considerevole del traffico nelle uniche vie percorribili.
Il duro sfogo arriva all'indomani dello spegnimento e della riapertura della Strada Statale proprio da uno dei nostri concittadini più attivi durante le ore di emergenza.
Fabio Fusco, fotografo Positanese impegnato nella difesa dell'ambiente e del territorio, con un post sul suo profilo social (che vi proponiamo integralmente) mette nero su bianco gli eventi:
"Ancora non riesco a digerire il tutto😡.
Domenica scorsa c'erano POCHI focolai accesi.
Saliti in cima a Monte Comune per renderci conto della situazione, ne facciamo il punto con persone esperte come Michele Volpe e concordiamo tutti sul fatto che si possa spegnere solo con l'elicottero, vista la difficoltà dei lanci per zona impervia.
Faccio varie telefonate; c'è bisogno dell'elicottero Ericksson ... la zona non è accessibile con Canadair. Risposta: 2 elicotteri ed entrambi in manutenzione😡.
Arriva il Canadair ed effettua 3 lanci che (come previsto) sono troppo alti per cui l'acqua nebulizza e si disperde nell'aria, risultando completamente INUTILE.
Subito dopo pranzo, vengo contattato per accompagnare una squadra (non del posto) sù, dove il fronte del fuoco continuava la sua inesorabile marcia. Mi cambio, chiamo il mio amico Peppe Gentile, arriviamo sulla statale e facciamo conoscenza con Martino, Giovanni Marino e suoi colleghi. Iniziamo subito la lunga salita verso il fronte. Arrivati in zona facciamo il punto su come operare (foto n°1) considerate le tante pietre che cadevano da sopra e decidiamo di scendere giù per 300 mt lungo un rivo, dopo esserci fatti strada tra rovi e felce. Arriviamo di fronte al nemico fuoco🔥.
Iniziamo a lavorare con le nostre forze (foto n°2), cercando di spegnere e circoscrivere il fronte, (un ragazzo rimasto sopra ci grida a voce alta: arriva l'elicottero, sento il rumore, scappate!) ma noi continuiamo a spegnere, tanto al massimo ci becchiamo un secchio d'acqua addosso. Dopo tanto sforzo tre le fiamme riusciamo a domare il fuoco🔥.
Ma sopra le nostre teste, sul lato che guarda il mare, le fiamme (non accessibili da noi per lo strapiombo e la pericolosità) continuano la loro LENTA marcia, ripeto LENTA marcia.
Ancora telefonate: mandate un elicottero che con 3-4 lanci tutto finisce! Mi rispondono: l'elicottero sta operando a Maiori, appena rientra facciamo fare 3-4 lanci e poi va via vista l'ora ... Ci avviamo verso la strada, ma appena oltre un colle, davanti a noi le fiamme si alzano 🔥 (foto n°3) minacciose sospinte dal vento che poi rinforzerà con il passare delle ore. Cocciuto come sono e disperato di fronte ad una situazione che vedo sfuggire proprio davanti ai miei occhi, continuo ancora a telefonare, ma ... nulla da fare 😡.
Assistiamo impotenti a quello che non avremmo mai voluto vedere (per l'ennesima volta!), ci guardiamo negli occhi ... tutto il nostro operato andato LETTERALMENTE in fumo 😭 ... ci resta solo scappare verso la strada per non rimanere intrappolati.
Poi tutti avete visto le dirette ed il mio stato d'animo in quel momento 😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡
Dopo, l'APOCALISSE 😭 e poi le conseguenze ... la paura collettiva ... e la statale chiusa per 2 giorni😡 (ci è andata anche bene, solo per due giorni!). Domenica tutto questo SI POTEVA EVITARE!
Fonte: Positano Notizie
rank: 105619103
"Non tutti gli amici sono uguali. Alcuni attraversano il tempo con noi, mutando forma ma non sostanza, restando presenti anche quando i ruoli cambiano, le stagioni della vita si susseguono, e il mondo intorno sembra trasformarsi. Vincenzo Palumbo, per Secondo Amalfitano, è stato questo: un punto fermo,...
Undici anni fa, il 2 maggio 2014, in uno degli episodi più oscuri e meno raccontati della storia europea recente, almeno 42 persone morirono arse vive all’interno della Casa dei Sindacati di Odessa, in seguito a un attacco incendiario da parte di miliziani ultranazionalisti ucraini legati al movimento...
Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....
Un angolo poco conosciuto di storia e spiritualità torna a essere fruibile al pubblico nel cuore del centro storico di Salerno: si tratta della Chiesa di Sant'Andrea de Lavina, situata in Vicolo Porta Rateprandi 11, ora aperta gratuitamente ogni sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 grazie al presidio...