Tu sei qui: Storia e Storie"La Costiera verticale", su Rai 5 Monica Ghezzi racconta la Divina nei suoi lati più segreti /VIDEO
Inserito da (Maria Abate), lunedì 14 giugno 2021 12:38:48
Un viaggio a tappe lungo 42 chilometri di costa a strapiombo sul mar Tirreno, tra il giallo dei limoni e le rupi scoscese dei monti Lattari. Con il documentario "La Costiera verticale", andato in onda ieri sera, domenica 13 giugno, alle 22.10, su Rai5, Monica Ghezzi racconta la Costiera Amalfitana, un paesaggio mediterraneo così straordinario che nel 1997 l'Unesco lo ha dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità, andando a intervistare abitanti nativi e adottivi che narrano storie speciali.
Per raccontare tanta bellezza si parte da Ravello dove vive Joanne, talentuosa fotografa sudafricana che nella "città della musica" ha trovato la giusta ispirazione per i suoi scatti. È lunga la lista degli artisti che nei secoli hanno soggiornato in Costiera e che ancora la scelgono come luogo capace di nutrire la propria arte. Come Daniele, scultore e pittore che da oltre vent'anni ha trasformato la magnifica torre Asciola, nei pressi di Praiano, nel suo affascinante atelier.
A Vietri sul Mare, invece, c'è Lucio, ceramista e musicista, così apprezzato che le sue ceramiche sono disseminate ovunque. Si possono trovare anche sul lungomare di Atrani, il comune più piccolo d'Italia: bellissimo, con il suo intrico di scale che collegano tra loro le case abbarbicate sulla roccia.
Ad Atrani vive Lello, detto Ercole, 80 anni e un fisico da culturista: una vita passata con quintali di pesi sulle spalle per offrire un servizio alla sua comunità. Ha trasportato di tutto: lavatrici, pianoforti e lastre di marmo.
Il viaggio lungo la strada costiera, tra Vietri Sul Mare e Positano, regala ad ogni tornante vedute sorprendenti e borghi di una bellezza quasi irreale come Furore, nel cuore di uno splendido fiordo. A Furore si consumò la tormentata passione tra Anna Magnani e Roberto Rossellini che tra le due guerre scelse la costiera come set cinematografico per ambientare alcune pietre miliari della sua cinematografia. Lo racconta un appassionato regista di Maiori, Giancarlo Barela, tra i fondatori del premio Rossellini curato dall'Associazione Maiori film festival.
La passione per questi luoghi trasuda dalle parole delle tante persone che incontriamo, come Ventura, amalfitano, che si definisce: un canta e contastorie di questo territorio, o da quelle di Gianni, poeta che da oltre 40 anni vive in solitudine nel suo amato canyon selvaggio, tra la fitta selva del Vallone Porto.
L'ultima tappa è Positano, la città verticale per antonomasia, splendida con le sue case colorate e la torri saracene che ne lambiscono i confini. Qui c'è la casa di Raimonda, celebre costumista e scenografa che, come in un viaggio a ritroso nel tempo, torna nella Positano degli anni '70, quell'epoca glamour della quale furono protagonisti Franco Zeffirelli e le grandi star del jet set internazionale.
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Fonte: Amalfi News
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