Tu sei qui: Storia e StorieLa dottoressa Dainotti e il prof Lambiase (Cava de' Tirreni) con il fisico De Simone (Pontecagnano) su “The Astrophysical Journal”
Inserito da (redazioneip), domenica 23 maggio 2021 10:34:03
Un team italiano che comprende anche tre persone della provincia di Salerno sta svolgendo delle ricerche che potrebbero rivoluzionare la concezione comune sull'espansione umana. Tra i protagonisti di questo lavoro ci sono anche la dottoressa Maria Dainotti, originaria di Cava de' Tirreni (in foto), Biagio De Simone, fisico originario di Pontecagnano Faiano (in foto), e Gaetano Lambiase, professore ordinario dell'Università degli Studi di Salerno e anche lui originario della città metelliana.
La ricerca del team, dedicata alla tensione della costante di Hubble, ha attirato l'attenzione della nota rivista scientifica americana "The Astrophysical Journal", che ha deciso di pubblicare l'articolo scritto da De Simone (ventisette anni, dottore magistrale in Fisica presso l'Università degli studi di Salerno e laureatosi nel dicembre 2020, in piena pandemia), dal titolo: "On the Hubble Constant Tension in the SNeIa Pantheon Sample".
Il tema dell'articolo, ossia la tensione della costante di Hubble, è relativo alla non concordanza tra i valori misurati localmente della costante di Hubble e quelli misurati con la Radiazione Cosmica di Fondo, l'eco del Big Bang, la grande esplosione che ha dato vita all'Universo.
«La costante di Hubble- spiega Biagio De Simone -è un parametro che ci indica come si sta espandendo l'Universo e da tale parametro possiamo ricavare molte informazioni, tra le quali l'età dell'Universo stesso. Secondo il modello cosmologico più accettato, questo parametro deve essere costante in tutto l'Universo. Attraverso l'analisi di un campione di circa mille Supernovae (una Supernova è lo stadio finale della vita di una stella, che si manifesta con spettacolari esplosioni) abbiamo osservato come tale costante tenda in realtà ad avere un comportamento decrescente mano mano che aumenta la distanza dalla Terra. Tale risultato osservato apre ovviamente alle più diverse interpretazioni nel campo della Fisica e dell'Astrofisica».
La pubblicazione è frutto del lavoro congiunto di un team capitanato dalla dottoressa Maria Dainotti, Assistant Professor presso il National Astronomical Observatory of Japan, The Graduate University for Advanced Studies, Sokendai (Giappone) e Visiting Researcher presso lo Space Science Institute (Usa); il fisico Biagio De Simone; Tiziano Schiavone, dottorando presso l'Università di Pisa; dottore Giovanni Montani, Ricercatore in Enea ed Adjunct Professor presso l'Università la Sapienza di Roma; Enrico Rinaldi, Ricercatore presso l'Università del Michigan (Usa) e Visiting Researcher presso Riken (Giappone); Gaetano Lambiase, Professore Ordinario presso l'Università degli Studi di Salerno.
Fonte: Il Portico
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