Ultimo aggiornamento 7 secondi fa S. Atanasio vescovo

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieLode alla tettoia "salvavita", un inno all'architettura post contemporanea

Storia e Storie

Lode alla tettoia "salvavita", un inno all'architettura post contemporanea

Inserito da (admin), mercoledì 25 ottobre 2017 11:42:55

di Christian De Iuliis* www.christiandeiuliis.it Oggi, e lo sarà ancora per qualche giorno, l’architettura più celebrata d’Italia è una tettoia, non esattamente (si presume) legittima. In principio furono fabbricati interi, uomini con troppa poca pazienza e tempo per aspettare incerte autorizzazioni, scavavano un fosso mentre prillava il cemento nella betoniera. Similmente, case vista mare nascevano su affascinanti scogliere: villette in stile razional-spontaneo si drizzavano svelte su snelli pilastri, come novelle palafitte. Poi irruppe nel dibattito il concetto di "necessità": bagni aggettanti, camere per nascituri, terrazze a sbalzo, depositi ipogei. Tutto rigorosamente su base volontaria, fiduciosi nel condono. Ancor oggi, coraggiosi nostalgici, avventurosamente, continuano a costruire così: abusivamente. Così è nata la celebre tettoia, di cui cotanta popolarità. Molti ignornano che il livello base dell’abusivista è costituito proprio dalla tettoia, che prevede poca fatica e limitati mezzi (naturalmente ci sono sempre coloro che partono per fare una tettoia, e poi, ingolositi dall’opportunità, ci costruiscono una camera sotto, ma si tratta di casi isolati). La tettoia è manufatto troppo piccolo per la trafila delle concessioni ma sufficientemente grande da consentire all’abusivo di esercitare il proprio ingegno. Estetismi manifestati con un perfetto maneggio della tipologia, o tramite la selezione e la posa dei materiali, padroneggiando statica e scienza delle costruzioni, valutando variabili impazzite come l’azione del vento, l’accumulo della neve, l’arrivo del terremoto o dei vigili urbani. La tettoia è smart, eco, chic, cool ed insensibile alla qualità dell’edificio che la ospita: splendide tettoie abusive adornano orribili condomini degli anni ’70, o viceversa, dinanzi ad aperture liberty e/o barocche si ergono discutibili esempi di tettoie in alluminio anodizzato, frutto del lavoro di creativi troppo spregiudicati o semplicemente troppo avanti per questi sciagurati anni (ma che intorno al 2100 saranno rivalutati certamente da critici post-contemporanei, nipoti dei critici di architettura pre-contemporanei di oggi). La personale sensibilità (anche detta "scrupolo"), può spingere il costruttore a consultare persino dei tecnici, presunti specializzati, che però di solito danno fastidiosi e troppo esclusivi consigli. Molto più collaborante si rivela la categoria degli artigiani, che spesso sono a loro volta abili e lesti abusivi, poiché gli unici in grado di passare dalla teoria ai fatti in poche ore. Artisti veri. Migliaia di tettoie spuntano così ogni giorno, impreziosendo spogli prospetti italici. Ci vuole tolleranza con la tettoia: evitare di manifestare disprezzo pubblico, per non essere smentiti quando la tettoia diviene attrezzatura salvavita. Alla numerosa schiera degli adepti della nobile arte dell’abuso ascriviamo oggi quei nordafricani, purtroppo ancora anonimi, autori della tettoia costruita al piano terra di un edificio al quartiere Stadera, di Milano. Nata dalla banale necessità di non essere centrati dagli oggetti che i condomini (che incivili !) lanciavano dalle finestre per allontanarli quando si radunavano a fumare (ecco che ritorna il concetto di "necessità"), la tal tettoia fu realizzata con accurati correntini in ferro coperti da un essenziale, quanto minimalista, foglio in lamiera ondulata, qualcuno sostiene addirittura plexiglass. Quando Sabato scorso, un bimbo di 4 anni di origine filippina, è precipitato dal settimo piano di quel fabbricato, la tettoia abusiva era posizionata al posto giusto, con la superficie sufficiente e la rigidezza esatta, tanto che il bimbo ci è morbidamente saltato sopra, atterrando incolume sulle sterpaglie. (clicca QUI per leggere la notizia) Si fossero avventurati nell’improvvido percorso della legalità, i nordafricani avrebbero fumato a capo scoperto ancora per molti anni (credo per sempre). E il bimbo sarebbe morto, spiaccicato, nel cortile. C’è chi sostiene che le tettoie abusive andrebbero rimosse, ma quante altre architetture possono vantarsi di aver salvato (praticamente e non idealmente) la vita di qualcuno ? Si può forse dire lo stesso del Guggenheim di Bilbao o di casa Tugendhat a Brno ?. In un paese dove nulla è esattamente legale, c’è ancora chi si dedica all’arte personale dell’abuso edilizio scansando funzionari contraddittori e marche da bollo (per fumare in santa pace, vivaddio). A volte arrivano i carabinieri, in altre occasioni bambini in caduta libera. Che, rimbalzando, si salvano. FOLLOW ME ON TWITTER: @chrideiuliis "L’Architemario – Volevo fare l’astronauta" di Christian De Iuliis è l’unico manuale al mondo per la sopravvivenza dell’architetto contemporaneo italiano. Per acquistare "L’Architemario" clicca qui

Fonte: Booble

Galleria Fotografica

rank: 10783102

Storia e Storie

Storia e Storie

Il letto sbarrato contro l’eruzione: a Pompei la straziante scena nella casa di Elle e Frisso

Il letto di traverso a sbarrare la porta della camera da letto per proteggersi dalla furia del Vesuvio, i resti di alcune vittime e gli oggetti quotidiani, segnali di una vita, poi bruscamente interrotta e che ancora una volta raccontano l'unicità di Pompei e dei suoi ultimi istanti prima della fine....

Storia e Storie

Riapre la Chiesa di Sant’Andrea de Lavina, testimonianza del legame tra Salerno e Amalfi nel Medioevo

Un angolo poco conosciuto di storia e spiritualità torna a essere fruibile al pubblico nel cuore del centro storico di Salerno: si tratta della Chiesa di Sant'Andrea de Lavina, situata in Vicolo Porta Rateprandi 11, ora aperta gratuitamente ogni sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 grazie al presidio...

Storia e Storie

Minori e la Costa d'Amalfi ricordano Antonio D’Auria: messa in suffragio nella Basilica di Santa Trofimena

"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...

Storia e Storie

Roma rende omaggio a Giulietto Chiesa, voce libera della controinformazione

Nel cuore della Capitale, il Teatro Marconi ha ospitato una intensa giornata di riflessione e ricordo dedicata a Giulietto Chiesa, a cinque anni dalla sua improvvisa scomparsa. L’iniziativa, promossa dal canale "GiuliettoChiesa Official" e sostenuta dalla famiglia e dai collaboratori più stretti, ha...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno