Tu sei qui: Storia e StoriePaolo Lorenzoni, il signore dell’ospitalità: in Costiera Amalfitana il meritato tributo a una carriera straordinaria
Inserito da (Admin), martedì 22 luglio 2025 07:00:59
Non ama stare sotto i riflettori, preferisce risolvere problemi in silenzio, con garbo e determinazione. Eppure, quando si parla di eccellenza nell’ospitalità di lusso, il suo nome emerge inevitabilmente tra i grandi protagonisti del settore: Paolo Lorenzoni, romano classe 1953, ha chiuso un capitolo importante della sua vita professionale con la fine della sua direzione al The Gritti Palace di Venezia, dove ha trascorso gli ultimi 15 anni lasciando un segno indelebile.
Per celebrare il suo meritato pensionamento, Lorenzoni è stato ospite nei giorni scorsi in Costiera Amalfitana, accolto dagli amici di sempre in un tour affettuoso tra strutture d’eccellenza, risate sincere e momenti conviviali. Ospite dell’Hotel Santa Caterina, ha ricevuto una festa a sorpresa al Borgo Santandrea, e come testimoniano le foto giunte in redazione, non sono mancati pranzi spensierati da Adolfo a Positano e bagni in mare che sanno di amicizia e libertà.
E pensare che tutto è iniziato nel 1976, quando, diplomato all’Istituto Alberghiero, Lorenzoni ha mosso i primi passi al front office dell’Hotel des Bains di Venezia. Da lì, una carriera inarrestabile: Holiday Inn St.Peter's a Roma, Grand Hotel di Roma, Hotel Des Iles Borromées di Stresa, un’intensa formazione nel settore F&B in Europa (con tappe prestigiose come il Meurice di Parigi), fino alla posizione di resident manager dell’Excelsior di Roma.
Nel 1998 diventa general manager del The Westin Palace a Milano e, poco dopo, torna a Roma come direttore del The Westin Excelsior. Ma è nel 2009 che inizia la sua avventura più iconica: quella alla guida del The Gritti Palace, simbolo di charme veneziano sul Canal Grande.
Lì ha vissuto momenti unici, come l’incontro con Julian Schnabel, il celebre artista che, oltre alla sua firma nel Gold Book dell’hotel, gli ha lasciato in dono anche un ritratto. Ha guidato il Gritti attraverso un importante restauro (2011-2013), trasformandolo in un punto di riferimento globale per l’ospitalità di alto profilo. Non solo ristrutturazione architettonica, ma un vero progetto d’anima: basti pensare alla terrazza oggi tanto iconica o alla suite Redentore, sospesa tra cielo e laguna.
Nel 2014 viene premiato come "General Manager Italia dell’anno" dall’European Hotel Managers Association (EHMA), un riconoscimento che suggella un talento naturale nel fare dell’ospitalità un’arte.
Eppure, come racconta lui stesso in una intervista rilasciata recentemente al Corriere della Sera, non era convinto di trasferirsi a Venezia: «Avevo appena lasciato l’Excelsior di Roma, e l’idea di un albergo con solo 91 camere mi lasciava perplesso. Poi ho capito che chi sceglie il Gritti lo fa per l’atmosfera, per quel senso di casa che difficilmente si dimentica. Ed è lì che ho imparato di più: ad ascoltare le persone, le loro storie. È ciò che ho sempre amato fare».
Per una figura come Lorenzoni, che ha fatto dell’empatia e della dedizione il suo marchio distintivo, la pensione non sarà mai un vero addio. Come già dimostrano le attenzioni ricevute in Costiera, sarà un prezioso advisor per strutture di prestigio in Italia e nel mondo, stimato da colleghi e professionisti del settore.
La redazione de Il Vescovado si unisce con affetto agli auguri per questo nuovo capitolo. Perché chi ha dedicato la vita all’ospitalità con la passione e la raffinatezza di Paolo Lorenzoni, non smette mai davvero di ispirare.
Fonte: Il Vescovado
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