Tu sei qui: Storia e StorieQuando Dio sembra assente
Inserito da (redazionelda), domenica 27 giugno 2021 15:20:59
di Antonio Schiavo
Aveva già deciso, Eric. Sì, aveva già deciso!
"Ti voglio bene, sei la mamma migliore del mondo" aveva scritto in tarda mattinata.
La mamma, Ludmilla, georgiana di Gori (la città natale di Stalin), in Italia da cinque anni a fare i mestieri che gli italiani non vogliono più fare.
Fa la badante, assiste una signora anziana, l'ho conosciuta alla Scuola di italiano per stranieri di Signa: sempre puntuale, desiderosa come e più degli altri di imparare la nostra lingua per integrarsi al meglio, per condividere oltre che l'idioma, la nostra cultura, le nostre tradizioni.
Far parte insomma a pieno titolo della nostra comunità anche se lo Stato Italiano, quello stesso Stato che fa entrare migliaia di clandestini, ci ha messo anni per regolarizzarla, per darle un codice fiscale, per prenderle delle semplici impronte digitali.
Ma lei, Ludmilla, ha atteso pazientemente, ha lavorato sodo, si è impegnata in classe perché in Georgia la sua famiglia aveva bisogno del suo supporto economico.
Il marito, ferito dalle granate russe durante uno dei tanti tentativi di invasione di Mosca aveva perso il lavoro e aveva una pensione pari a 150 euro (avete letto bene), centocinquanta euro al mese.
La casa aveva avuto danni e i suoi vivevano insieme ai genitori di lei.
Ogni tanto vedevi Ludmilla che era come assente durante le lezioni; forse era preoccupata per la figlia più piccola, Virginia, per la sua vecchia mamma, per Eric di cui raccontava meraviglie come fanno tutte le mamme del mondo.
Non li vedeva da allora, senza permesso di soggiorno non poteva raggiungerli in Patria e non poteva permetterselo: li avrebbe costretti ad una vita di stenti in parte evitata con una grossa parte dello stipendio percepito qui da noi.
Surrogava con Skype il mancato contatto fisico, gli abbracci che una madre vorrebbe dare in continuazione ai suoi bambini, anche quando crescono, anche quando - come Eric - diventano alti quasi due metri e robusti (diceva lei) come Brad Pitt .
La domenica, quando era libera, a Firenze, nella chiesa ortodossa pregava per tutti loro e, quando non poteva partecipava alle nostre liturgie domenicali e non solo.
Qualche settimana fa mi aveva regalato per il mio compleanno una bella icona di San Nicola.
"Ci protegge tutti" aveva detto in italiano sempre più corretto perché, nonostante la chiusura dei corsi per la pandemia, aveva continuato a studiare "in Georgia sempre affidiamo a lui noi. Auguri a te, maestro".
Ieri sera mi ha chiamato "Eric volato in cielo". Non potevo, non volevo crederci, le sue lacrime i suoi singhiozzi mi facevano male. "Un incidente stradale" era stata la pietosa bugia che le avevano raccontato. Poi, stamattina le hanno riferito la verità: Eric, il suo ragazzone bello e prestante si era suicidato con un colpo di fucile da caccia.
Una delusione d'amore. La sua fidanzata di sempre lo aveva lasciato da qualche giorno.
Lo strazio di Marica era quello di una mamma che, nonostante i mille sacrifici fatti per lui, i momenti di tristezza in un Paese lontano, i Natale e le feste trascorsi a scambiarsi gli auguri virtualmente, le difficoltà moltiplicate per cento di ogni giorno, di una mamma dicevo che adesso si porta dentro anche il senso di colpa di non essergli stata vicina quando lui ne aveva più bisogno.
Di non aver avuto la possibilità di dirgli tutte quelle parole che solo chi ti ha messo al mondo sa offrirti come lenitivo delle ferite della vita, soprattutto quando sei poco più che un adolescente.
Oggi il Vangelo parlava di Gesù che risuscita una bambina. Quanta fatica, per noi che pure ci dichiariamo credenti, convincerci che un Dio possa permettere un tale dolore ad una mamma che stava spendendo la sua vita per i figli e instillarle un rimorso ragionevolmente ingiustificabile ma emotivamente comprensibile per chissà quanti anni a venire.
Adesso Ludmilla dovrà tornare in Georgia, per qualche tempo o per sempre chissà. Aveva lasciato una casa povera, due figli che avrebbero sicuramente avuto bisogno di lei, della sua forza encomiabile.
Ora la troverà più vuota. La nostra preghiera a quel Dio che ci è sembrato assente è che quel vuoto non le avviluppi il cuore all'infinito.
Fonte: Il Vescovado
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