Tu sei qui: Storia e StorieQuando il maggiore inglese accusò il Sindaco di Positano di avergli "strappato" la bellissima moglie
Inserito da (redazionelda), sabato 1 maggio 2021 18:11:54
Un maggiore inglese accusò il Sindaco di un paese della Costiera Amalfitana di avergli "stregato" la bellissima moglie. Accadde a Positano nell'estate del 1959.
Le cronache dell'epoca, dalle pagine della rivista di gossip "Gente", raccontano lo scandalo e che la cittadina turistica, che di lì a poco sarebbe diventata icona di glamour, si unì per difendere il proprio sindaco, il marchese Paolo Sersale, dalle accuse di correità in adulterio formulate contro di lui da un tribunale britannico.
Un maggiore inglese delle Guardie reali, Richard Guy Carne Rasch, accusò la moglie, Annemarie Mary Brocklerhust, di essere innamorata del marchese Sersale, chiedendo il divorzio. La signora si difese affermando di essere solo un'ammiratrice e un'amica del sindaco. Il marchese, quarant' anni, proprietario di un albergo di Positano, accolse la notizia con palese distacco dichiarando che credeva gli inglesi più freddi nel giudicare gli uomini ed avvenimenti. I positanesi, infine, schierarono nella loro grande maggioranza a favore del primo cittadino, pronti a giurare che il marchese non aveva mai fatto nulla per "stregare" la bella Annemarie Brocklerhust. Trentacinque anni, bionda, snellissima, di altezza normale, con degli occhi azzurro cupo, Annemarie era la tipica rappresentante della bellezza inglese. Aveva soprattutto uno sguardo penetrante che sulle prime metteva a disagio l' interlocutore, ma finiva poi per stabilire con lui una corrente simpatia.
Naturalmente non mancarono, e furono però una trascurabile minoranza, quelli che, per motivi politici o per motivi di concorrenza alberghiera, cercarono, con frasi equivoche o con paroline buttate lì come per caso, di avallare le dicerie sul preteso amore, e per rafforzare tale tesi ricordano che la signora Mary era venuta a Positano sola, per due stagioni di seguito, e che quell'anno era giunta addirittura nel mese di maggio e non mostrava nessuna intenzione di lasciare la casetta di due stanze presa in affitto alla periferia del paese. Quando la signora Brocklerhust ricevette la citazione per la causa, preferì passare le giornate lontano da Positano, lasciando la cura degli affari amministrativi a un suo delegato. Agli amici intimi disse: «Sono perfettamente a posto con la coscienza; e questo mi basta. Per il resto non posso inseguire le dicerie delle male lingue, né tanto meno può colpirmi la gelosia di un marito fantasioso».
Paolo Sersale era nato a Napoli nel 1919, terzogenito del marchese Luigi, illustre esponente della nobiltà salernitana. Era proprietario, insieme con i fratelli Antonino e Aldo, dell' albergo Sirenuse, dove abitava essendo scapolo e deciso a conservare quello che egli chiama "la roccaforte della libertà". Era alto, robusto, simpatico nei tratti e nella parlato, signore nel senso vero della parola. Sindaco democristiano di Positano dal 1944, da quando, cioè, era rientrato dalla prigionia in Germania, venne nominato commissario prefettizio dagli angloamericani. In seguito ebbe sempre il plebiscito della cittadinanza, che gli riconobbe tutte le qualità essenziali per sostenere il ruolo di sindaco in una località internazionale che già traeva i suoi cespiti unicamente dal turismo. L' amicizia tra il primo cittadino e la mistress nacque allorchè Paolo Sersale si recò a Londra, nel 1954, per incrementare il turismo positanese. Lì, frequentando la società londinese, il sindaco conobbe l'allora capitano Richard Rash, uomo fra i più ricchi dell' impero britannico, e sua moglie Annemarie Brocklerhust, anche lei donna ricchissima. Fra Sersale e la coppia inglese si stabilì una profonda simpatia e i coniugi Rash decisero che l' anno seguente avrebbero trascorso le vacanze in Italia e precisamente a Positano. Ciò avvenne puntualmente: la vacanza fu piacevole e i Rash tornarono a Positano anche nel 1956. Nel 1957 e nel 1958, però, la signora giunse senza marito, trattenuto a Londra dal suo servizio. Lei rimase a Positano per due mesi.
Nel 1959 la signora Annemarie arrivò addirittura in anticipo sul previsto: a maggio, infatti, era già ad abbronzarsi sulla spiaggia e a intrattenersi con gli amici italiani che la trovano "meravigliosamente interessante"...
Fonte: Il Vescovado
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