Tu sei qui: Storia e StorieQuando la vita rischia di sfuggire dalle nostre mani, il peso della responsabilità.
Inserito da (admin), lunedì 23 ottobre 2017 22:10:48
La toccante riflessione di un medico donna, una brillante professionista che affida ai social un suo pensiero che condividiamo integralmente. di Giovanna Bardari* Voglio raccontarvi il mio lavoro, tanto bistrattato, troppe volte all'onore delle cronache, di un giornalismo fatto di sensazionalismo, fatto di notizie sbattute in prima pagina che trascinano nel turbinio delle aule giudiziarie, sulla bocca di chi giudica senza sapere, di chi ti condanna senza il diritto sacrosanto di difendersi, delle vite, delle "persone", perché vorrei ricordarvi che prima che medici, anestesisti siamo esseri umani, non fredde macchine da guerra, che armeggiano si con maestria una scienza che non è esatta, che non può essere garantita, che non tiene contro degli imprevisti ma che ti si chiede di rendere infallibile e sopra ogni legge della natura. Siamo uomini che hanno nelle proprie mani la vita di altri uomini. In quei minuti che precedono l'entrata in sala operatoria "tu" mi guardi confuso impaurito e soprattutto riponi in me una speranza. Si in me, perché quell'intervento senza il mio intervento non sarebbe fattibile, le tue speranze di vincere una malattia, di sognare un futuro non sarebbero ipotizzabili. Sapete è un peso immenso che portiamo sulle nostre spalle quando varchiamo la porta di quella fredda sala, e non senza difficoltà cerchiamo di estraniarci dalle emozioni, ma ciò nonostante "il mio respiro si ferma nel momento in cui io fermo il tuo, seguo il ritmo del respiratore che segna il tuo respiro, che ti lega ancora a questo mondo. So che tante variabili potranno innescare delle reazioni che non avevo previsto, e tu ti aspetti che io sappia fronteggiarle, che sappia tenerti legato a me, perché il mio respiro dipende dal tuo. E quando finalmente l'intervento sarà finito, ecco che arriva forse il momento più difficile, ti ridò la vita....quando finalmente arriva il tuo primo respiro ecco che finalmente respiro anch'io...." *medico anestesista presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Benevento
Fonte: Booble
rank: 10963101
A 97 anni compiuti, con 73 anni di ministero sacerdotale vissuti interamente tra le varie parrocchie di Tramonti, don Francesco Amatruda continua instancabilmente a coltivare la sua più grande passione dopo la fede: la storia del suo amato territorio. Sabato 9 agosto alle ore 19:00, presso il sagrato...
Come erano allevati pecore, capre e suini, ma anche come erano sfruttate le risorse acquatiche e coltivati i cereali e i legumi nell'antica Pompei. Lo studio di diversi prodotti che erano alla base dell'alimentazione della popolazione della città di Pompei, ma anche delle pratiche di coltivazione e gestione...
Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...
Una serata dedicata alla storia del sommergibile Velella, affondato con tutto il suo equipaggio nel settembre 1943, e alla proposta per il riconoscimento del relitto come sacrario militare subacqueo. Nel corso dell'evento sarà anche rappresentata l'attività dell'Associazione Salerno 1943, impegnata nella...