Ultimo aggiornamento 19 minuti fa S. Domenico di Guzman

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieRacconti "di-vini": quando il segreto del successo è passione e amore per il territorio

Storia e Storie

Racconti "di-vini": quando il segreto del successo è passione e amore per il territorio

Inserito da (redazionelda), venerdì 20 settembre 2019 10:59:33

di Antonio Schiavo

Mi chiamava Piariello, per via del mio naso schiacciato, tanto simile al suo. Lui era Pio Caruso, anzi Signor Pio come i nostri genitori ci avevano insegnato ad appellarlo.

Eh sì, perché quel signore burbero ed elegante era uno degli enologi più importanti d'Italia, erede degnissimo di quel Pantaleone Caruso che, con i suoi vini era conosciuto nel mondo soprattutto in America.

Talmente noto che addirittura il tenore Enrico, all'epoca non ancora famoso, aveva usato proprio negli Stati Uniti, l'omonimia dichiarandosi parente dei Caruso di Ravello a garanzia di alcuni assegni che non riusciva a negoziare.

Crescendo, poi, Signor Pio amava spesso fermarsi a parlare con me sia di politica che del suo amore appassionato per la produzione vinicola di famiglia. Non erano quasi mai discussioni pacate, lui subito si accendeva quando non eri in sintonia con il suo pensiero che sembrava apodittico. Una volta poi mi riprese con veemenza quando io, dandomi della arie di competente (ancorchè già allora astemio totale) volli tentare nei suoi confronti una sorta di malriuscita "captatio benevolentiae" decantando tra i suoi nettari più riusciti il " Gran Caruso rosé".

Non l'avessi mai detto! A momenti mi picchiava, si alterò, gridando come un ossesso, tanto da far girare gli astanti in Piazza Vescovado: "Ma stai bestemmiando" blaterò "Il Gran Caruso non è un rosé, ma un rosa...rosa, hai capito Piariè!!".

Che meccanismo strano e meraviglioso è la memoria! Questo episodio mi è prepotentemente tornato alla mente quando ho letto che il Fiorduva di Marisa Cuomo è stato inserito tra i migliori cinquanta vini d'Italia, occupando addirittura il 39° posto, unico della nostra regione a battersi con i più famosi e celebrati nettari della nostra Penisola.

Quel è il parallelo tra due momenti così distanti nel tempo?

Quando questa estate ho avuto il privilegio di visitare con il Direttore de Il Vescovado la cantina di Marisa Cuomo ho notato nelle padrone di casa Marisa e sua figlia Dorotea la stessa passione, lo stesso amore per la nostra terra e i suoi frutti, la medesima volontà di far sempre meglio che contraddistingueva Signor Pio, il medesimo attaccamento al proprio lavoro anche quand'esso è difficile e arduo.

E' stato quasi come assistere ad un miracolo osservare i vitigni e i pergolati arrampicati su rocce degradanti verso un mare limpidissimo che faceva da scenario "fraterno" a terrazzamenti che solo l'ardire e il coraggio umano, prima che imprenditoriale, possono concepire. Una cantina incuneata nelle grotte di Furore a custodire un tesoro in mille botti sapientemente allineate per annate e tipologia.

Un confronto nacque spontaneo con le cantine della mia regione di adozione, la Toscana, che, essendo come detto astemio, mi limito a osservare con la meraviglia del neofita.

Niente da invidiare, anzi un pizzico di originalità e culto della bellezza a compendio dell'altra parte della cantina dove, per un attimo fermi, facevano bella mostra macchinari di ultimissima generazione per la sterilizzazione, l'imbottigliamento e l'etichettatura.

La mia guida, Alfonso, ne illustrava i minimi particolari e i progressi fatto negli ultimi anni per stare al passo del mercato ma soprattutto del gusto di italiani e stranieri.

Marisa Cuomo volle, con una disponibilità straordinaria raccontarci la storia del suo impegno, ci mostrò cimeli e premi ricevuti in questi anni.

Ci trasmise, inconsapevolmente, l'idea che tutto questo può nascere solo se credi fermamente nella tua forza, nel tuo carattere, nella voglia di condividere con gli altri il patrimonio di competenze e amore per i luoghi natii ereditati dai nostri padri.

>Leggi anche:

Il Fiorduva di Marisa Cuomo tra i 50 migliori vini d'Italia 2019

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 1053101103

Storia e Storie

Storia e Storie

A 97 anni Don Francesco firma un nuovo opuscolo storico: “Tramonti nella storia”

A 97 anni compiuti, con 73 anni di ministero sacerdotale vissuti interamente tra le varie parrocchie di Tramonti, don Francesco Amatruda continua instancabilmente a coltivare la sua più grande passione dopo la fede: la storia del suo amato territorio. Sabato 9 agosto alle ore 19:00, presso il sagrato...

Storia e Storie

Pompei, nuovi dati sulla gestione e sfruttamento delle risorse animali e vegetali per l’alimentazione degli antichi pompeiani

Come erano allevati pecore, capre e suini, ma anche come erano sfruttate le risorse acquatiche e coltivati i cereali e i legumi nell'antica Pompei. Lo studio di diversi prodotti che erano alla base dell'alimentazione della popolazione della città di Pompei, ma anche delle pratiche di coltivazione e gestione...

Storia e Storie

Positano, la storia di Giuseppina e Napoleon: i cani che morirono per amore di Carlino Cinque

Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...

Storia e Storie

Lunedì 4 agosto alla Fiera del Libro di Castellabate si onorano i 52 marinai del sommergibile Velella

Una serata dedicata alla storia del sommergibile Velella, affondato con tutto il suo equipaggio nel settembre 1943, e alla proposta per il riconoscimento del relitto come sacrario militare subacqueo. Nel corso dell'evento sarà anche rappresentata l'attività dell'Associazione Salerno 1943, impegnata nella...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno