Con le opportune restrizioni, Poste Italiane continua a garantire l'apertura per espletare le attività essenziali. Ma c'è chi, pur di uscire di casa, si reca a sbrigare anche pratiche non essenziali nelle filiali distribuite sul territorio.

Eppure, sono numerosi i servizi online messi a disposizione da Poste Italiane, come il pagamento dei bollettini o degli F24, la ricarica della Postepay, i prestiti BancoPosta, le ricariche telefoniche, i bonifici. Per gli anziani, addirittura, è stato disposto, con una convenzione, un servizio di ritiro della pensione tramite i Carabinieri.

Ma non basta. Ad Amalfi, ci scrive un cittadino, ogni giorno si formano lunghe code davanti all'Ufficio postale. È vero che si può entrare una persona per volta, ma è anche vero che molti restano per ore ad aspettare, mantenendo la distanza interpersonale di un metro, senza mascherina. Tra l'altro, il marciapiede antistante l'ufficio non è frequentato soltanto dagli utenti postali, ma anche da chi si reca, ad esempio, a fare la spesa. E in quel caso si crea inevitabilmente un contatto ravvicinato tra chi aspetta di accedere alle Poste e chi gli passa accanto per recarsi a sbrigare altre faccende.

Ciò che non è chiaro è che, pur non presentando sintomi, si può essere portatori del coronavirus e non indossare la mascherina espone chi ci sta intorno ad un eventuale contagio. Inoltre, recenti studi scientifici hanno dimostrato che un metro di distanza non basta, perché un colpo di tosse o uno starnuto possono lanciare goccioline di saliva infetta fino a 8 metri (leggi qui l'articolo di Positano Notizie).

Ci chiediamo, perciò, se le misure messe in essere siano veramente efficaci a garantire la sicurezza dei cittadini. Cittadini che dovrebbero recarsi in posta soltanto per quei servizi che non è possibile espletare online e soltanto indossando una mascherina.