Tu sei qui: Territorio e AmbienteDuccio Forzano a Cava de' Tirreni, non colto l'alto momento sociale e culturale [VIDEO]
Inserito da (Redazione), domenica 7 maggio 2017 10:35:58
di Francesco Romanelli
"Bellissima presentazione, bellissimo incontro, Duccio Forzano bellissima persona, peccato solo che " la cultura cavese " viva momenti di isolata rassegnazione ognuno chiuso nel suo mondo con la paura di guardarsi intorno. Chi dovrebbe fare da collante (??) è latitante, le varie anime non si cercano e non si trovano. Viviamo sull'entusiasmo e sulla professionalità di pochi. Bravo Antonio Di Giovanni e tutto il suo staff".
Il post polemico pubblicato su facebook è del regista Pasquale Falcone certamente è veritiero.Alla cultura cavese mi permetto di aggiungere anche quella della "Divina costiera", perché ad organizzare l'evento era l'Associazione giornalisti cavesi e Costa d'Amalfi "Lucio Barone". Come non si può non essere d'accordo con Falcone? Nel nostro "settore" forse le "invidie" da strapazzo sono più evidenti ma, secondo me, una buona volta sarebbe il caso di superarle evitando che i "colpi bassi" poi vengano spesso "contraccambiati". Certo il mondo del giornalismo è cambiato ma l'etica, se non sbaglio, è rimasta sempre la stessa. A questo termine, noi, spesso, facciamo riferimento a nostro piacere.
Il classico detto latino "cicero pro domo suo" calza a pennello. Chi ha snobbato la manifestazione o meno chi non ha partecipato volutamente diciamo che si è perso molto.
Secondo me una società che vuole smettere di "imparare" è destinata all'estinzione se non fisica certamente quella culturale ed intellettuale.
Gli assenti che hanno sempre torto hanno perso l'occasione di conoscere non il personaggio ma l'uomo Duccio Forzano. Sì, perché ancora oggi, per fortuna, esistono uomini veri che si muovono con coerenza e professionalità nel mondo dello spettacolo senza essere agganciati ad alcun carro. Esistono i grandi artisti che solo con il loro estro e la fantasia riescono ad emergere ed essere nello stesso tempo molto umili e sinceri! Esistono i grandi professionisti che sanno dire di no, coerentemente, quando c'è qualcosa che non va anche ai vip dello spettacolo. Uno di questi, appunto, è Duccio Forzano. Faccio mio questo pensiero del collega Antonio Di Giovanni che tanto si è speso per organizzare questo evento: "Questo libro noi lo vogliamo dedicare a chi pensa in questa società non ci sia più spazio per i sentimenti, a chi pensa che oramai sembriamo essere tutti degli automi, senza più emozioni, perché la società di oggi non vuole che le emozioni siano visibili, ecco noi lo vogliamo dedicare a chi oggi è a terra con la faccia piena di sangue e di lividi". Secondo me nel lavoro di Duccio Forzano c'è poco di "romanzato" ma tanta realtà. Nel suo libro emergono molte sfaccettature che lorendono molto interessante, forse l'autore, inconsciamente ma non so fino a quando, ha voluto lanciare anche un messaggio attualissimo in special modo allenuove generazioni che sono alla ricerca di un lavoro che li soddisfi. "Volli, sempre volli, fortissimamente volli" di alfieriana memoria è il refrain che secondo me viene più volte a galla nello scritto di Forzano.
Prima il ragazzo e poi l'uomo non si può permettere di cedere allo sconforto. Nella sua precaria situazione familiare il lavoro per tirare avanti è essenziale per questo motivo ne fa tanti: il lavapiatti, il carrozziere, l'operaio in fabbrica, il verniciatore, il venditore di acqua minerale, di case vacanza, di marmi e graniti, l'animatore, il posatore di caminetti prima di fare quello che effettivamente desidera: il regista ed io aggiungo di grande successo. In sintesi il suo romanzo è costituito da flashes veri di vita quotidiana che coinvolgono totalmente il lettore.
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Fonte: Il Portico
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