Tu sei qui: Territorio e AmbienteEnzo D'Arco nei panni di Pulcinella, maschera tragicomica del nostro Sud
Inserito da (admin), lunedì 22 agosto 2016 14:27:11
Martedì 23 agosto, alle ore 21.15 in largo S. Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la XXXI edizione del "Barbuti Festival", la Compagnia La Cantina delle Arti presenta "Policinella giù la maschera" di e con Enzo D'Arco.
Enzo D'Arco nel ruolo di protagonista ovvero, Pulcinella. E' un omaggio all'arte petitiana dove la sperimentazione, il ritmo, la fisicità e la sonorità, anche corporea, sono la matrice primaria. Un teatro, quello di D'Arco, pluripremiato. Già con "Pulcinella a colori", infatti, l'attore del Vallo di Diano ha collezionato importanti riconoscimenti. "Pulcinella non si definisce. Si sono tentate molte definizioni di lui; ma nessuna è restata e nessuna sembra soddisfacente", scrisse Benedetto Croce. Le fonti popolari e leggendarie, ci narrano di un uomo che lavorava nei campi di Acerra, in provincia di Napoli, con la parte superiore della faccia arsa dal sole, per alcuni Puccio D'Aniello, che si unì ad una Compagnia di guitti di passaggio; un "piccolo pulcino" o meglio Policinella come il grande Fiorillo lo denominava, con la voce resa roca dalla pivetta o dall'uso della Maschera. I dubbi ci lasciano spazio, i dubbi ci lasciano vivi. "Parto dalla Terra - scrive Enzo D'Arco nelle note dello spettacolo - parto dai campi, parto senza Maschera per meglio legarlo al popolo, ai valori identificativi e rappresentativi di quest'ultimo: la Fame e l'Amore. Il ‘mio' Policinella, da subito e sempre in stretto contatto con gli astanti, declama le sue origini in modo fiero, i suoi desideri e le sue debolezze. I suoi amici si prendono gioco di lui, proprio come fa Nicolino, detto ‘O scenziato. Lui che ha studiato più di tutti, fino alle scuole elementari, si fa burla del Policinella senza Maschera, ma è proprio lui a fargliela incontrare per un ennesimo scherzo, che si rivelerà straordinariamente fatale e definitivo. L'Amore per una donna, Marcellina la Marchesina romantica e sorprendentemente focosa, che gli consentirebbe anche di elevare la sua posizione sociale, pone Policinella nella condizione di scoprire il fascino ammaliatore e la forza devastante e dilaniante che la Maschera porta in sé. I costumi che si nutrono di Terra e Poesia, le musiche classiche ed irriverenti, unite alla scena calda e semplice, viaggiano verso uno spettacolo filosoficamente leggero, brioso, muscolare, dolce e saturo di simpatia viscerale e cardiaca. Insomma, questo Policinella è un personaggio pieno di tanti personaggi, legati da un nome, da una Maschera, da un camicione bianco, da un cappello a punta, senza tentare però la determinazione dei tratti comuni, per non correre il rischio di ritrovarsi in mano solo un nome, oppure un vestito".
Fonte: Il Portico
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