Tu sei qui: Territorio e AmbienteIl 9 settembre Atrani ricorda Francesca Mansi, giovane vittima dell’alluvione del 2010
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 7 settembre 2024 12:37:31
Il 9 settembre 2010, una terribile alluvione sconvolse il piccolo borgo di Atrani e l'intera Costiera Amalfitana, portando via una giovane vita: Francesca Mansi, allora venticinquenne, fu trascinata dalla furia del torrente Dragone, che esondò impetuosamente durante il nubifragio. Quasi un mese dopo la tragedia, il suo corpo fu ritrovato al largo dell'isola di Panarea, segno indelebile di una sciagura che ha lasciato un solco profondo nel cuore della comunità.
Oggi, a quattordici anni di distanza, Atrani non ha mai smesso di ricordare Francesca. L'arco della marina porta il suo nome e le opere dei maestri Giuseppe Pirozzi e Francesco Raimondi perpetuano la sua memoria con la grazia e l'eleganza che la giovane ispirava.
Lunedì 9 settembre 2024, alle ore 18:30, Atrani renderà nuovamente omaggio a Francesca Mansi con un evento commemorativo di grande impatto emotivo. Sotto l'arco sarà scoperta un'opera d'arte creata dal maestro Pasquale Liguori, un'ulteriore testimonianza dell'affetto che il borgo nutre per Francesca. Sulla parete resterà impressa per sempre anche una poesia dedicata a Francesca, scritta dal poeta Vincenzo Tafuri. I versi, intensi e profondi, evocano le immagini struggenti di una giovane vita sottratta troppo presto, ma la cui luce continua a brillare nei cuori di chi l'ha conosciuta.
L'evento, organizzato con il supporto del Rotary Club Costa d'Amalfi, presieduto dall'ingegnere Amalia Pisacane, e dell'Inner Wheel Costa d'Amalfi, vedrà la partecipazione di figure istituzionali e culturali locali. Tra gli interventi previsti, quello del sindaco di Atrani, Michele Siravo, della professoressa Lucia Ferrigno, delegata alla cultura, e del poeta Vincenzo Tafuri. Saranno presenti, inoltre, l'artista Pasquale Liguori e numerosi membri della comunità, uniti nel ricordo di Francesca.
Un momento che non sarà solo di dolore e riflessione, ma anche di celebrazione della vita e della memoria di una giovane donna che continua a vivere nell'anima di Atrani e della Costiera Amalfitana.
Di seguito la poesia dedicata a Francesca.
L'impluvio stentato ai sudori di pietra.
Nicchie accovacciate alle stradine arrampicate. Rossore di sole al giallo dei limoni
Chiese di canti ai sussurri di preghiere. Scroscii irruenti, vene d'argilla,
fragili radici alla vetta dei filari.
L'urlo di acque all'agguato tradito.
Impeto orrendo, vortice furioso
nel dormiveglia appagato.
Vuoto di pena il delicato germoglio svanito. Arcate stanche come occhi di luna.
Pacata battigia nei suoi baci di schiuma, notti serene al racconto di favole.
Accoglie il mare, culla d'amore,
fanghi spietati nell'attonito languore. Vergine natura, osceno rifiuto
nell'indifferente sciagurato stupro.
Fanciulla accorta dal caldo sorriso,
fuochi rossi di petali ai capelli costieri.
Perle di maestrale il candore del tuo sorriso. La tua voce un canto di lampare.
L'età del sogno alla vita bramata.
Lacrime di fango, fiori bianchi
come soffi di carezze nella speranza del cielo.
Fonte: Il Vescovado
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