Tu sei qui: Territorio e AmbienteMaltempo, Legambiente: «Campania sott’acqua e vite a rischio perché manca prevenzione. Bisogna agire!»
Inserito da (Maria Abate), martedì 29 settembre 2020 11:11:29
«Due giorni di vento forte e pioggia intensa mandano la Campania sott'acqua. La responsabilità dei danni, della melma e del fango, che mettono a repentaglio vite umane e a rischio case e strade, va ricercata nell'assenza di controlli, nella mancanza di una seria e concreta politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, nella devastazione e cementificazione di vastissime aree».
Queste le dure parole, affidate in una nota, di Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, all'indomani delle tremende conseguenze dell'allerta meteo del weekend appena trascorso.
«I numeri sono inquietanti: 57 eventi estremi dal 2010 a oggi, tra cui 22 danni da trombe d'aria, 13 allagamenti da piogge intense, 15 episodi di danni consistenti a infrastrutture o al patrimonio storico a causa del maltempo, 4 esondazioni fluviali e 2 frane. Oltre 2 miliardi di euro di danni. Risorse - ha affermato - che devono essere utilizzate per la messa in sicurezza del territorio, non per affrontare l'emergenza del post».
«È necessario recuperare anni di ritardi negli interventi. La dimensione dei problemi che vediamo nei territori legati alla fragilità idrogeologica della Campania aggravata dagli incendi, ad una pianificazione e ad una espansione urbanistica che spesso non ne tiene conto e a un clima che sta cambiando, è tale da obbligare a un cambio di strategia e di velocità degli interventi di messa in sicurezza dei territori e dei cittadini campani», ha aggiunto.
«Basta con la Campania della paura e della perenne emergenza. Non esistono più alibi o scuse per rimanere fermi: disponiamo di competenze tecnologiche per aiutare i territori e le città ad adattarsi ai cambiamenti climatici e mettere in sicurezza le persone. Occorre dar avvio ad interventi rapidi e politiche di adattamento e di riduzione del rischio idrogeologico e per questo è fondamentale programmare sin da ora interventi a lungo periodo, diffondendo anche una cultura di convivenza con il rischio che punti alla crescita della consapevolezza tra i cittadini dei fenomeni e delle loro conseguenze. Dobbiamo solo decidere di farlo», ha chiosato Imparato.
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Fonte: Positano Notizie
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