Tu sei qui: Territorio e AmbientePositano in festa per San Vito, Don Giulio: «Il Patrono ci ha protetto dal coronavirus» /VIDEO
Inserito da (Maria Abate), martedì 16 giugno 2020 11:33:21
«Affettuosi auguri a tutti i fratelli e sorelle che onorano San Vito con il suo nome. Auguri a tutti noi positanesi che celebriamo devotamente San Vito in questo momento difficile. Lui ci ha protetti, insieme alla Madonna», ha detto Don Giulio Caldiero durante la celebrazione della Messa in onore di San Vito, patrono di Positano, presenziata dal vescovo emerito di Acerra Salvatore Giovanni Rinaldi.
«Credo che nella nostra storia questi momenti - ha detto nell'omelia dopo la lettura del Vangelo - diventano importanti. Mai ho fatto una Pasqua a porte chiuse e una festa di San Vito così ristretta. E perciò dobbiamo dire "grazie" a tutti coloro che hanno contribuito a combattere il Covid-19, ai medici, alla Croce Rossa, alle Forze dell'Ordine. Ringrazio voi che ci seguite sempre anche in streaming, e soprattutto chi ci ha criticati per aver mandato la messa in filodiffusione durante il lockdown, ci servono a migliorare. Il virus ha portato cose buone: la solidarietà, il rispetto per la natura, e ci ha insegnato a usare mezzi più tecnologici per diffondere il verbo anche a distanza».
«Ci hanno seguito anche dal mondo grazie ai nuovi mezzi di comunicazione: dall'America, dall'Australia», ha detto.
Quindi, l'ottava edizione del Premio "San Vito Community", con la consegna delle targhe agli eroi positanesi, protagonisti in prima linea, che hanno dato un significativo contributo durante l'emergenza Coronavirus:
- Il professor Giuseppe Fiorentino, direttore del dipartimento di Pneumologia e Oncologia all'ospedale Monaldi di Napoli;
- il dottor Andrea Imparato, specialista in anestesia e rianimazione al Monaldi di Napoli;
- il dottor Michele Imparato, infettivologo al Fatebenefratelli di Napoli e consulente presso l'ospedale COVID di Maddaloni;
- la dottoressa Maria Cristina Moruzzi, medico chirurgo, Specialista in Ginecologia e Ostetricia, dirigente medico di I livello della UOC di Ginecologia Oncologica presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma;
- l'infermiere di pronto soccorso Raffaele Barba, impegnato presso l'Ospedale Cotugno di Napoli.
Tutti loro hanno affrontato con fede, coraggio, abnegazione e grande umanità, le enormi difficoltà causate da un virus improvviso e sconosciuto che ha messo a dura prova la nostra Nazione e l'intero pianeta.
Tra mille difficoltà, con tanto spirito di sacrificio, attrezzati con i dispositivi non facili da indossare durante i turni massacranti, commuovendosi ad ogni vittoria, non hanno mai mollato, pur essendo consapevoli del rischio corso e delle responsabilità verso se stessi e verso l'intera comunità.
Fonte: Positano Notizie
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