Tu sei qui: Territorio e AmbienteRitrovato turista disperso sui Monti Lattari, era a Napoli mentre decine di soccorritori lo cercavano ancora in Costiera e in Penisola
Inserito da (Admin), domenica 23 agosto 2020 17:28:31
Il soccorso alpino e speleologico della Campania è stato impegnato da ieri nella ricerca di un disperso in penisola sorrentina. Si trattava di un giovane di origine ceca, che un paio di giorni fa aveva telefonato ad un'amica pugliese dichiarando di essere ferito, di vedere il golfo di Sorrento ma di non sapere bene in quale punto fosse. La ragazza ha presentato denuncia ai carabinieri di Vieste (FG) che hanno inoltrato l'allarme ai carabinieri di Amalfi, Sorrento e Vico Equense e da qui al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Apeleologico (CNSAS).
I tecnici del soccorso alpino, coadiuvato da guide locali e volontari, hanno iniziato le ricerche del giovane, nella giornata di sabato 22 e, insieme alle squadre provenienti da Lazio e Umbria, hanno continuato nella giornata di domenica 23, partendo dal segnale della cella telefonica agganciata durante l'ultima telefonata (da quel momento in poi, il cellulare risultava sempre irraggiungibile).
Le squadre hanno perlustrato alcune zone del monte Faito, del Monte San Michele, Croce della Conicchia e Monte Cerasuolo, senza esito. Intorno alle 12.00 la notizia dei Carabinieri di Napoli che il ragazzo si trovava in città sano e salvo.
Le operazioni sono quindi state dichiarate concluse e le squadre sono rientrate.
In supporto alle squadre del CNSAS, erano presenti le associazioni, Volontari del Faito e ProNatura, mentre era in preallarme un equipaggio del 6° Reparto Volo della Polizia di stato.
La gestione di interventi simili richiede organizzazione e sinergia tra tutti gli enti coinvolti, tra cui il Parco Regionale dei Monti Lattari.
Tanta felicità tra i soccorritori che, non riuscendo ad individuare il giovane, temevano già per il peggio. C'è da chiedersi ora come mai, in salvo a Napoli, il ragazzo non abbia avvertito la sua amica in Puglia, anch'essa sicuramente preoccupata per le sue condizioni. Fermare i soccorsi quanto più tempestivamente possibile è fondamentale per liberare uomini e mezzi rendendoli disponibili per altre emergenze.
Abbiamo contattato Fabio Fusco, impegnato con Giovanni Cuccaro, sul versante positanese delle ricerche: «Tutto è bene quello che finisce bene. Sono stati due giorni di ricerche incessanti. Ieri abbiamo sfruttato ogni ora di luce, non abbiamo mangiato, rischiando anche in alcuni punti più pericolosi, dove è facile farsi male per gli escursionisti inesperti. Nessuna traccia del disperso: abbiamo temuto per il peggio. Fortunatamente oggi, mentre ci stavamo recando nuovamente sul posto, la buona notizia.»
Fonte: Positano Notizie
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