Ladri d'appartamento, in azione la scorsa notte, hanno ripulito un appartamento in via Carlo Santoro. Una decina di milioni, il valore della refurtiva. Domenica sera (erano circa le 23.00) dei ladri, probabilmente due, si sono introdotti nell'appartamento di proprietà di Gino Avella, impiegato regionale, in via Carlo Santoro, facilitati nella loro impresa dalla presenza di impalcature per il rifacimento della facciata dello stabile, oltre che dall'assenza dei proprietari. Un'azione studiata e preparata nei minimi particolari: infatti, i topi d'appartamento, salendo dal ponteggio e forzando un balcone, si sono introdotti in casa. Una volta all'interno, hanno provveduto a bloccare la porta d'ingresso per evitare spiacevoli sorprese, quindi indisturbati hanno svaligiato l'alloggio. Oro, danaro e piccoli elettrodomestici facilmente trasportabili il bottino della scorreria.

La fuga

Poi la facile fuga, seguendo la stessa strada percorsa per entrare. Poco dopo, Gino Avella e la moglie hanno fatto ritorno a casa. Che qualcosa fosse successo, i due lo hanno intuito dall'impossibilità di aprire la porta, bloccata dall'interno. Forzata la serratura e la porta d'ingresso, i proprietari non hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuta intrusione ed avvertire le forze dell'ordine. Nella giornata di ieri l'inventario degli oggetti rubati e la relativa denuncia, presentata al commissariato della città metelliana, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola. Un furto, come tanti ne accadono in città, difficili da prevenire, portati a termine da elementi provenienti da altre realtà e, quindi, di difficile individuazione. Gli unici rimedi potrebbero essere l'adozione di misure di difesa, allarmi ed antifurti, peraltro consigliati dalle forze dell'ordine, atti a scoraggiare i malintenzionati.