Tu sei qui: CronacaPazza bolletta telefonica, 600 euro per errore
Inserito da (admin), venerdì 27 marzo 2009 00:00:00
Più di 600 euro di bolletta telefonica: questo il conto che una nota società di telefonia ha presentato ad un suo cliente per l’ultimo bimestre 2008, addebitando l’esosa somma sul conto corrente del malcapitato, il quale aveva firmato un nuovo tipo di contratto per il consumo familiare.
Aderendo, infatti, ad una delle solite promozioni, ideate dalle compagnie telefoniche allo scopo di accaparrarsi nuovi clienti, proponendo loro offerte sempre più vantaggiose, lo sventurato intestatario aveva sottoscritto un abbonamento che prevedeva un sostanzioso risparmio sul traffico telefonico, sul collegamento ad internet e sulla tv satellitare, per una spesa complessiva di circa un centinaio di euro a bimestre.
Grande, dunque, la sorpresa quando è arrivata la bolletta: addirittura 600 euro, dovuti, stando ai tabulati, al tempo di collegamento ad internet, che invece di essere stato addebitato come concordato, ovvero secondo una quota fissa per consumo illimitato, era stato calcolato secondo il reale tempo di collegamento.
In realtà, il cliente aveva sottoscritto il nuovo contratto proprio sulla base della vantaggiosa offerta. Ed invece, nessuna agevolazione sulla bolletta, anzi una vera e propria mazzata! Immediate le rimostranze alla società di telefonia, alla quale il malcapitato ha chiarito come i consumi fossero lievitati probabilmente in relazione alla messa in funzione del decoder per la tv satellitare, fornito dalla stessa azienda. Per suo conto, la società ha replicato che la causa di costi tanto esosi può essere attribuita ad un mero errore di conteggio.
Repentino l’invito a presentare ricorso, poiché è questo l’unico modo per veder riconosciuti i propri diritti e porre rimedio all’errore. I gestori telefonici, infatti, riconoscono l’errore solo se c’è ricorso. Continuano così le seccature per lo sfortunato cliente, che oltre a doversi accollare, in attesa di sviluppi, il pagamento della bolletta, dovrà anche sobbarcarsi le ulteriori spese che un’azione giudiziaria richiede.
Fonte: Il Portico
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