Tu sei qui: CronacaServizi sociali: il Comune chiama scuola e associazioni
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 9 ottobre 2001 00:00:00
È in fase di preparazione il Piano di zona Cava-Costiera Amalfitana per il riordino dei servizi socio-sanitari. La legge quadro 328/2000, che disciplina la materia, prevede che tale Piano sia realizzato attraverso la collaborazione di soggetti pubblici, privati e di terzo settore, vale a dire le associazioni e le fondazioni che operano nel sociale. Pertanto il Comune, in particolare l'assessorato alle Politiche Sociali, guidato dal consigliere delegato Fabio Armenante (nella foto in alto), con il supporto degli operatori del Punto di ascolto, sta prendendo contatti con tutti gli enti locali che possono dare un contributo alla realizzazione del programma. Venerdì scorso c'è stato, infatti, l'incontro con i rappresentanti delle oltre 150 associazioni che operano sul territorio; ieri, invece, si è avuto un primo contatto con i dirigenti scolastici. L'obiettivo di queste riunioni è quello di stimolare scuole ed associazioni a fare delle proposte che potranno, poi, essere inserite nel programma del Piano di zona, che prevede sette ambiti di intervento: minori, anziani, responsabilità familiare, handicap, tossicodipendenza, estrema povertà ed immigrazione. Il coinvolgimento di altri soggetti è importante al fine di razionalizzare le risorse finanziarie. L'intenzione del Comune è quella di sfruttare i mezzi e le risorse già presenti sul territorio che associazioni, scuole ed Asl dovranno mettere a disposizione. I fondi che arriveranno, quindi, potranno essere utilizzati per il potenziamento di queste risorse o per la costruzione di nuove strutture, in modo da ampliare e non riproporre le stesse attività e gli stessi progetti già realizzati dalle singole associazioni. Ed è proprio questa la novità, quella di costruire una grande rete che lavora per il sociale, per i deboli e le minoranze. L'assessorato alle Politiche Sociali è intenzionato a dare una risposta concreta a questi problemi. Infatti, un gruppo di tecnici, nominati dalla Provincia, sta svolgendo indagini sul territorio, al fine di condurre un'analisi sul trend demografico per poter individuare le reali esigenze della popolazione. Entro il 30 novembre, comunque il Piano dovrà essere presentato alla Regione. In due mesi gli operatori sociali dovranno raccogliere le proposte, esaminarle, redigere il programma e sottoporlo all'approvazione del Comune.
Fonte: Il Portico
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