Il cammino della Cavese verso il traguardo promozione si mette in discesa. La squadra non ha fallito l'appuntamento con la vittoria nel derby contro lo Stabia ed ha allungato sul Lamezia, sconfitto a Rossano. Una fuga che è merito soprattutto di un giocatore: Oscar Di Matteo. L'attaccante teatino, criticato a più riprese da quando è arrivato a gennaio in biancoblù per la sua scarsa prolificità, ha messo il sigillo alle ultime due vittorie della Cavese. A Marsala prima e col Comprensorio Stabia poi, è stato l'uomo-gol decisivo. «Venivo da una stagione al Tivoli poco felice, in realtà mai iniziata, e mi sentivo male, perché ero costretto a non giocare. Poi la chiamata della Cavese e la grande chance di mettermi di nuovo in discussione. A Cava ho trovato un ambiente ideale, che mi ha stimolato a credere in me stesso ed a rompere il digiuno con il gol». Alle prodezze contro Siracusa, Trapani, Belpasso e Marsala, ha aggiunto la doppietta nel match con le "vespe" stabiesi ed ha promesso altri gol: «Nelle ultime 4 partite che mancano al termine della stagione, sento di poter andare ancora in gol, perché sto bene fisicamente e mentalmente. Devo dire grazie all'allenatore, perché, anche nei momenti più brutti di questa stagione, non mi ha mai fatto sentire il peso della responsabilità e mi ha incoraggiato ad andare avanti nonostante qualche critica». La sua carriera troverà sicuramente nuova linfa dopo l'esperienza in biancoblù. E lui, come tutti gli altri aquilotti, lo sa bene. «E' una bella vetrina, la Cavese. Alla torta manca ancora la ciliegina finale: la promozione, che ora è più vicina che mai». Non più di una settimana addietro, lo schivo, modesto, taciturno Di Matteo è stato preso di mira dai soliti ignoti su Internet. In particolare, sul sito "www.cavese.it", finestra a tutto campo sul mondo aquilotto, sono apparsi vari messaggi di pseudotifosi e risposte di altrettanto cattivo gusto, firmate da un falso Di Matteo. Oscar ha subito voluto chiarire la sua innocenza ed ha risposto nel migliore dei modi, realizzando una doppietta contro lo Stabia. Come dire, stuzzicato, ha mostrato i denti. «Non è nella mia indole - commenta l'attaccante metelliano - reagire con aggressività alle critiche, che, se corrette, sono il sale del rapporto tra noi giocatori e la tifoseria. I supporters della Cavese sono stupendi. Meritano la C2 ed anche altro, per il loro calore e la loro passione». Che lo piazza sia ideale per il gran salto lo rimarca anche il tecnico Mario Somma: «Siamo a buon punto per centrare l'obiettivo prefissato. Del mio futuro parliamo a fine stagione. Io voglio rimanere a Cava. Sono stato fortunato ad arrivarci ed intendo tenere stretto il posto sulla panchina, perché società sane come la Cavese ed un pubblico così caloroso è difficile trovarli. Ma per rimanere non basta solo la mia volontà. Spetterà al patron Della Monica decidere sulla mia riconferma».