Tu sei qui: Economia e TurismoDe Canio ripesca Jankulovski
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 26 ottobre 2001 00:00:00
Timido, ma c'è. Il risveglio dell'entusiasmo comincia a confortare De Canio (nella foto in alto) e la sua squadra. Flebili segnali, per adesso, ma dopo la grande delusione e la grande contestazione estiva non può essere altrimenti. Però due successi esterni, un gruppo ritrovato ed anche le novità annunciate al vertice del club stanno rimettendo in moto le passioni azzurre. Cosicché non v'è da meravigliarsi se sulle assolate ed impolverate gradinate di Soccavo ieri mattina erano in duecento ad applaudire ad ogni gol e ad ogni giocata un poco più intrigante. Duecento, forse più. In maggioranza ragazzi in lite con la scuola, questo è vero, ma comunque una presenza che ha un significato. Ed il significato è che Napoli, la Napoli del calcio, non aspetta che d'essere richiamata al tifo. Insomma, ha una gran voglia d'emozioni questo spicchio di città, ma non vuol correre il rischio d'essere fregato un'altra volta. Nonostante ricominci a spuntare l'entusiasmo, insomma, allo stadio il tifo tornerà massiccio solo quando avvertirà chiari, forti e seri i segnali di svolta in campo ed in società. In attesa del 30 di novembre e del segnale multimiliardario che toccherà a Corbelli (nella foto al centro) dare in quella data (ricapitalizzazione e trasferimento nelle mani sue della totalità delle azioni azzurre), spetta alla squadra il primo passo. Anzi, il terzo, dopo quelli spediti e vincenti contro la Ternana ed il Cittadella. S'inaugura, infatti, domenica il trittico della verità: Samp, poi il recupero col Vicenza, quindi la trasferta a Bari. Otto giorni, se non decisivi, di sicuro indicativi del futuro. Ragion per cui l'obiettivo non può essere che quello dei tre punti. Dei primi tre punti in casa o quasi in casa, visto che si gioca a Benevento, città ideale per cominciare a stregare il campionato. Già, ma come? Non potendo, infatti, contare sul modulo che l'ha esaltato negli ultimi due match - attesa e contropiede - il Napoli, per vincere, stavolta dovrà produrre gioco. E se non gioco, almeno giocate finalizzate al tiro. Discorso che può diventare complicato, visto che De Canio non dispone d'«inventori» a centrocampo e continua ad essere scarso in quanto ad attaccanti. Ed allora? Allora per l'allenatore il problema è e sarà disegnare - nei limiti del possibile, è evidente - un Napoli d'attacco, senza però stravolgere eccessivamente l'equilibrio che gli ha fatto cavare sei punti dalle ultime due gare. «Bisogna tener conto di due cose - ha detto De Canio - che giochiamo in casa e che giochiamo contro la Sampdoria». Insomma, una sorta d'ammissione che cambiamenti ci saranno. E, infatti, che l'allenatore per quest'occasione stia cercando un posto in squadra a Jankulovski (nella foto in basso) è più di un'impressione. Magari portando Montezine un po' più al centro ed un po' più avanti, visto che il ragazzo in Brasile ha fatto anche il «suggeritore» alle spalle delle punte. In questo caso, complice quell'affaticamento che l'ha fatto lavorare lontano dalla squadra, l'escluso potrebbe essere Caruso, mentre Baccin potrebbe restare un po' più indietro e Magoni un po' più sul lato. Ipotesi, comunque. Ipotesi e null'altro, anche perché De Canio «nasconde» con abilità la formazione. Comunque sia, nonostante l'impegno ed addirittura la rabbia che mette negli allenamenti, anche stavolta per Husain non sembra esserci posto in squadra. Scontato, invece, il duo d'attacco. Con Graffiedi tradito da muscoli dolenti, il tandem sarà Rastelli-Floro Flores. Per Stellone, infatti, per ora è vietata anche solo la panchina.
Fonte: Il Portico
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