Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli ad una società statunitense
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 28 marzo 2003 00:00:00
Sembra quasi fatta per la cessione del pacchetto di maggioranza delle quote azionarie del Napoli ad una società no profit statunitense di ispirazione religiosa. Probabilmente, come ha confermato lo stesso presidente Naldi, l'operazione si concluderà nella giornata di lunedì. L'imprenditore Marco Di Mauro è il massimo esponente della suddetta società statunitense, che sembrerebbe pronta a sborsare circa 120 milioni di euro. «Posso confermarvi che l'operazione finanziaria con il gruppo americano esiste, ma non è stata ancora perfezionata. Può andare in porto in tempi brevi. Tutto quanto ha dichiarato il signor Di Mauro è vero. Rimangono in piedi anche altre ipotesi di vendita, ma questa è quella più concreta. Avete visto che dicevo la verità?»: questo è il messaggio consegnato dal presidente Naldi a Carlo Iuliano. Il capo dell'ufficio stampa lo riferisce con precisione. I cronisti, però, preferiscono aspettare Naldi, che alle 13 lascia il Centro Paradiso. L'auto del patron viene circondata. Presidente, è un incontro decisivo questo con Di Mauro? «Certamente». Lei uscirà dal Napoli? «No. Ritengo che si possa evincere anche da quanto vi ha comunicato Iuliano. Di Mauro ha parlato anche in funzione di questo aspetto». Dunque, è una trattativa da tenere in grande considerazione? «Certamente. Di Mauro non è venuto a raccontare chiacchiere». Quali i tempi di questa trattativa? «Velocissimi. Lunedì, batteremo il Vicenza e chiuderò la trattativa». Lunedì, dunque, ufficializzerà il passaggio di proprietà del Napoli? «Certo. Lo farò dinanzi agli 80mila del San Paolo». Ma lei rimarrà nel Napoli? «Certamente». Come semplice socio? «No, come presidente. L'ha detto anche Di Mauro». Con quali quote? «Con l'80 per cento il suo gruppo, con il 20 il mio». Al Napoli arrivano 120 milioni di euro? «Sì. Di Mauro ha detto la verità». Cosa manca per firmare l'intesa? «Solo dettagli. Non sto a dirli». Entro oggi il Napoli dovrebbe versare 4 milioni di euro...«Non è un problema, ma non mi risulta. Le date sono il 31 marzo ed il 4 aprile». E le altre ipotesi di vendita? Ieri, i suoi legali hanno incontrato gli esponenti della Zerofin...«Non tutte le ipotesi sono state scartate. È vero che abbiamo incontrato la Zerofin, ma gli americani sono favoriti».
DIONIGI, APPELLO AI TIFOSI
«Il San Paolo deve essere la nostra forza»: il bomber azzurro "gasato" dal folto pubblico annunciato per la gara col Vicenza
«Palla al centro ed il Vicenza dovrà capire che sta giocando al San Paolo. Nessuna minaccia, sia chiaro, ma solo la necessaria cattiveria agonistica. Qquella che, talvolta, è mancata. Il San Paolo non può essere più terra di conquista. Tra l'altro, contro il Vicenza, ci avvantaggeremo di due aspetti: la pace fatta con i tifosi e la presenza di 70mila persone, che ci sosterranno dall'inizio alla fine. Il loro calore, il nostro impegno ed i tre punti saranno del Napoli». Dionigi è già entrato in clima-partita. Lui sa bene cosa può significare l'apporto di un pubblico caldo come è quello napoletano: «Quando venni a giocare a Fuorigrotta con la Reggina, entrando in campo e vedendo quella muraglia umana, io ed i miei compagni restammo intimoriti. Sono certo che l'apporto incessante della nostra gente risulterà fondamentale». Ed i numeri danno ragione al bomber azzurro: ieri sono andati esauriti anche i Distinti. 50mila i biglietti già venduti. Restano a disposizione solo le Tribune, mentre i bagarini hanno già quadruplicato il prezzo dei tagliandi. Dionigi si sente un po' in debito verso i tifosi (non va in gol dall'incontro con il Cagliari) ed un po' in credito con la fortuna (contro Bari, Verona e Livorno, alcune sue conclusioni avrebbero meritato una conclusione migliore). «È una questione di periodi. Dopo due mesi di stop per infortunio, entrato in squadra, ho fatto benissimo, segnando 10 gol. Poi, una fase-no. Fa rabbia vedere la palla sfiorare il palo...». I suoi gol hanno assicurato al Napoli 8 punti. «Nell'ultimo periodo sono stato più bravo come uomo-assist. Io, comunque, non sono preoccupato. Lo sarei se non creassimo azioni da gol. Invece, in ogni gara riusciamo ad arrivare al tiro almeno 3-4 volte». Nell'ultimo periodo, il bomber della squadra è stato Vidigal. «Quest'aspetto non mi dispiace, perché significa che tutti siamo in grado di andare in gol e perché, mancando Stellone, gli inserimenti dei centrocampisti sono importantissimi». Domenica, ci sarà una serie di partite che potrebbero agevolare il Napoli. «Lunedì sera, andremo in campo conoscendo gli altri risultati. Noi, comunque finiscano gli altri incontri, dovremo puntare a vincere. Un pareggio non basterebbe. Come sarebbe da folli il solo pensare di salvarci grazie alla riforma dei campionati. Puntiamo il Genoa, la squadra che mi sembra più raggiungibile (anche se in classifica, sino al Verona, ci sono tutte dentro), ed iniziamo con ardore questo minicampionato».
Fonte: Il Portico
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