Tu sei qui: Economia e TurismoIn calo le 'morti bianche' nella provincia di Salerno
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 29 ottobre 2001 00:00:00
Sicurezza sul lavoro, una questione sociale e di relazioni umane. Lo ha ribadito il Presidente del Comitato Provinciale Inail, Luigi Crucito, in occasione della «Settimana Europea della Sicurezza». In Europa, sui luoghi di lavoro, si contano 5500 decessi all'anno. Ma in Italia diminuiscono, soprattutto in provincia di Salerno, dove gli infortuni (2700 l'anno nel solo capoluogo) registrano un calo del 7,9%. In città, le mortalità sui luoghi di lavoro sono state, fino all'anno scorso, 12 all'anno. Il 2001 ne registra tre. Il dato risulta importante, a fronte di una rilevante crescita occupazionale presente nei primi dieci mesi dell'anno in tutta la provincia.
I dati
Nel comparto lavorativo a tempo indeterminato riscontriamo 93.299 assunzioni e 62.035 cessazioni; il lavoro a tempo determinato registra, invece, 30.130 assunti e 26.159 cessazioni. I cambi d'azienda risultano essere 34.462. Il problema della tutela sull'ambiente di lavoro, secondo Crucito, è fondamentale e non va affrontato a ritmi psichedelici. «Il problema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali - commenta il presidente - non può essere trattato in maniera episodica e settoriale, ma richiede una forte azione sinergica ed integrata di tutte le componenti, a cominciare da quelle strategiche e gestionali delle imprese. La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è un dovere di chi ha la responsabilità dell'impresa». Non tutte le aziende rispettano la legge 626, come è emerso da un controllo effettuato nei mesi scorsi in campo regionale. Molte si limitano al rispetto degli obblighi formali, ben lontani dalla logica aziendale che impone la tutela per la qualificazione del prodotto.
La proposta
Rimediare è possibile: la soluzione la fornisce Crucito. «Leghiamo i piani di sviluppo economico-produttivi al diritto alla salute dei lavoratori - suggerisce - cerchiamo un aumento, ma anche una qualificazione dell'occupazione, intervenendo a sostegno delle imprese che intendono migliorare la sicurezza, destinando priorità, nel quadro dell'attività di formazione, a progetti e iniziative che possano favorire la crescita della cultura della prevenzione». La proposta del presidente è organica: Salerno e la Campania devono avviare una svolta, promuovendo un protocollo d'intesa Governo-Regioni sul «Piano straordinario sulla sicurezza sul lavoro» ed alla luce della piena competenza in materia riconosciuta alle Regioni dalla nuova legge sul federalismo. «Molte sono le risorse previste - aggiunge Crucito - Basta contrattare un intervento capace di sviluppare il piano di tutela per le cave, uno di salute e sicurezza in agricoltura, ed effettuare una campagna sui cantieri edili in tutto il territorio regionale». Una battaglia da vincere insieme, centrando sulla prevedibilità degli infortuni.
Fonte: Il Portico
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