Tu sei qui: Economia e TurismoMinistero del Turismo: oltre il 70% dei CIN già rilasciati alle strutture censite
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 16 dicembre 2024 12:02:03
Il Ministero del Turismo ha annunciato un significativo progresso nella registrazione delle strutture ricettive in Italia, con oltre il 70% delle strutture censite che hanno già ottenuto il Codice Identificativo Nazionale (CIN).
Il CIN serve a identificare in modo univoco ogni struttura ricettiva italiana. È stato introdotto per combattere l'evasione fiscale, garantire una maggiore trasparenza per il mercato degli affitti brevi e proteggere i consumatori dalle truffe.
L'obbligo di esporre il CIN riguarda i titolari o gestori di tutte le strutture alberghiere ed extralberghiere italiane nonché i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e delle locazioni brevi, indipendentemente dalla tipologia di struttura e dalla collocazione geografica.
Su 549.900 strutture registrate, sono stati rilasciati più di 385.000 CIN, un traguardo che testimonia l'impegno per la creazione della prima banca dati nazionale del settore.
Dal 10 dicembre è attiva una nuova procedura automatica per il rilascio del CIN, pensata per supportare le strutture che, in fase di registrazione, hanno segnalato l'errore "struttura non trovata" e per le quali sono trascorsi almeno 30 giorni dalla richiesta. Questo problema, spesso legato alla mancata corrispondenza tra il soggetto richiedente e il titolare registrato nelle anagrafi regionali, è stato risolto con un sistema che permette alle Regioni di verificare le strutture senza penalizzare gli operatori in regola.
Il Ministero ha inoltre contattato tutti i richiedenti che non risultano ancora registrati per agevolare la procedura di rilascio del CIN. "Abbiamo raggiunto un censimento quasi completo e un allineamento storico tra la banca dati nazionale e quelle regionali", ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè."Questo risultato facilita la regolarizzazione e contribuisce a far emergere il sommerso, obiettivo primario della normativa. Invitiamo i titolari di strutture ricettive che non hanno ancora richiesto il CIN a farlo al più presto: gli strumenti sono disponibili e il lavoro svolto consente a tutti di essere in regola".
Il termine per il conseguimento del CIN è stato fissato al 1° gennaio 2025, in modo da garantire piena uniformità di applicazione della disciplina su tutto il territorio nazionale.
Dopo il 1° Gennaio, chi non ottempera alla direttiva (art. 13 ter DL n. 145/2023) potrà incorrere nelle sanzioni previste: fino a 8000 euro per la mancata esposizione fuori dall'immobile e fino a 5000 euro per l'omessa pubblicazione negli annunci.
L'iniziativa rappresenta un passo importante per la trasparenza e la regolamentazione del settore, contribuendo a garantire equità e sostenibilità nel turismo italiano.
Fonte: Il Vescovado
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