Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Naldi accusa Corbelli
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 24 maggio 2002 00:00:00
Nella notte tra mercoledì e giovedì ha cercato di mantenere la calma: si è imposto di non parlare per evitare di scivolare sulla polemica. Ventiquattro ore dopo, Salvatore Naldi (nella foto in alto) non è ancora riuscito a cancellare la rabbia. Si è sentito tradito da Corbelli, che domenica scorsa sorrideva con lui, brindando alla trattativa praticamente già conclusa, mentre mercoledì notte ha cambiato le carte in tavola. «Al momento decisivo della trattativa, Corbelli, dopo aver preteso delle garanzie da me, non ha voluto sollevarmi dalle responsabilità riconducibili alla sua gestione. Mi sono trovato di fronte un uomo trasformato, che non ricordava più che io, per sua stessa definizione, ero stato il suo salvatore nella fase decisiva della trattativa con Ferlaino. Mi sono scontrato con un uomo che non aveva più fiducia in Naldi e che gli chiedeva di non pretendere le garanzie che lui stesso aveva chiesto per se»: queste le pesanti accuse di Salvatore Naldi. La rottura della trattativa per la cessione del Napoli, mercoledì notte, è arrivata nel momento in cui Corbelli avrebbe dovuto assumersi responsabilità precise: prima di cedere il club, avrebbe dovuto firmare un documento in cui si assumeva l'onere economico e le responsabilità giudiziarie di tutto quel che è accaduto alla società durante la gestione precedente (un esempio su tutti: se l'Erario vincesse la causa sui «diritti d'immagine» di Maradona e chiedesse i 30 milioni di euro arretrati, chi si assumerebbe la spesa?). Corbelli (nella foto al centro) non ha voluto saperne di firmare quella carta. E lo scontro si è acceso, portando alla definitiva rottura. Adesso il Napoli resta in balia degli eventi. Bisogna pagare i debiti, gli stipendi; è necessario ottenere le liberatorie dai giocatori e dimostrare alla Covisoc di avere un rapporto introiti-perdite che non superi la misura di 3-1 per ottenere l'iscrizione al campionato, che, in questo momento, è a rischio. Già, proprio sulle perdite del bilancio azzurro sono nati i problemi. I conti preparati per l'amministratore giudiziario Minervini sono chiari: nella colonna delle perdite lo studio Giordano segna 30 milioni di euro. L'incartamento preparato dai famosi professionisti di Corbelli, invece, segna una cifra vicina ai 17 milioni di euro. E dove sono finiti quei tredici milioni di euro che mancano? Se lo sarà chiesto anche Naldi, che potrebbe rinunciare ad un posto nel C.d'A. fino a quando non sarà firmato quel bilancio: «Aumentano i problemi - ha detto ancora l'imprenditore napoletano - perché non sono più disposto a salvare altre persone. A me interessa solo il Napoli, interessano i tifosi e, soprattutto, il buon nome della mia città». E della vecchia stima nei confronti di Corbelli cosa è rimasto? «I nostri rapporti? Penso che possiate capirlo da soli come sono in questo momento», sorride Naldi, che riesce comunque a vedere un futuro positivo: «Sono tranquillo e sereno, perché Corbelli ha tutto l'interesse a lasciare il Napoli. D'altronde, lo ha dichiarato non so quante volte».
INIZIA IL GRANDE ESODO
E' di Magoni il primo addio: il centrocampista tra Sampdoria e Modena. Mercoledì l'annuncio
«Ci sono delle scelte inderogabili, che vanno comunque fatte. E di comune accordo», dice Corbelli, il presidente. Già, ma quando? Il mercato non aspetta certo i comodi del club. E neppure i giocatori azzurri, per quanta pazienza possano portare. A cominciare da quelli in scadenza di contratto. Magoni (nella foto in basso) ne è l'esempio: «Sono qui da tre stagioni e mezzo. A fine giugno scade il nostro impegno, ma nessuno mi ha detto ancora una parola. Devo pensare che il Napoli non sia più interessato a me». Ecco, dunque, il primo addio: «Non so quello che accadrà, però una cosa è certa: ho dei contatti con altre società, ma non ho firmato alcun impegno. Mi auguro ancora che il Napoli mi spieghi che cosa vuole fare, ma posso aspettare solo poco tempo. Se non avrò notizie, mercoledì prossimo annuncerò il mio accordo con un altro club». Quale? Beh, nonostante le 35 primavere e grazie ad un'altra stagione di eccellente rendimento, Magoni ha più di un pretendente. Lo ha contattato il neopromosso Modena, ma lo vorrebbe anche Novellino, nuovo allenatore della Samp. Ed anche da un club del Veneto arriva un interessamento serio. Poiché è difficile prevedere ripensamenti azzurri, Magoni ha già pronte le valigie, così come gli altri in scadenza di contratto. Come tutti gli altri (Moriero, Luppi, Bigica e Caruso), tranne uno: Ametrano, al quale il Napoli sembra voler offrire una scrittura nuova. Insomma, la grande fuga è cominciata, favorita anche dal silenzio di una società che avrebbe potuto quantomeno chiarire la propria posizione ai calciatori. Almeno a coloro che hanno il diritto di cercare altrove un nuovo ingaggio.
Fonte: Il Portico
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