Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, velocità e manovra per sopravvivere
Inserito da (admin), mercoledì 7 maggio 2003 00:00:00
100 maglie azzurre ed in 4 anni una sola soddisfazione: la promozione in A con Novellino. Comunque sia, questo è il traguardo che sabato sera taglierà Stellone, capitano di un Napoli che avrà voglia di far festa con lui solo se la Triestina se ne andrà via senza nemmeno un punto. Perché, è evidente, pure il pareggio sarebbe un fallimento. Anzi, sarebbe "il" fallimento. La fine. E non solo di questa disgraziatissima stagione, ma dell'intera storia azzurra. Cert'è, però, quando nell'estate del '99 disse no al Verona (che allora giocava in serie A) per inchiodarsi a quella che sarebbe diventata anche per lui una croce azzurra, Stellone mai avrebbe immaginato di correre addirittura il rischio di ritrovarsi in quella serie C che s'era lasciato alle spalle quando aveva detto addio alla Lodigiani. Brutti pensieri, pericoli reali, che Stellone - come, del resto, gran parte degli azzurri - prova ad esorcizzare fissando tutto l'interesse sulla prossima partita, o meglio, sulle prossime due. «Perché - ha detto il capitano quand'era ancora avvilito per la sconfitta di Palermo - nella salvezza noi ci crediamo ancora. Però, fondamentali saranno i match con la Triestina e con l'Ascoli al San Paolo. Bottino pieno e poi ci giocheremo tutto, o quasi tutto, nella gara esterna col Venezia». Ed il progetto non è certo personale. Così la pensano tutti nella squadra. Logico: la salvezza, infatti, passa solo attraverso questa strada. Unica ed obbligata. Ed alla Triestina sta dedicando tutti i suoi pensieri anche Colomba. Alla Triestina, ma soprattutto al Napoli, che, titubanze dell'allenatore a parte, ci mette moltissimo del suo per tradire puntualmente il lavoro fatto e rifatto in settimana. Segno che anche di testa ci sta poco. E, infatti, Colomba oggi è impegnato su due piani: quello atletico e tattico da una parte e quello psicologico dall'altro. Anche se l'impressione è che ci vorrebbe, poi, qualcuno che tirasse su di morale anche l'allenatore. Per quel che riguarda il campo, invece, confermate le previsioni. A pagare per tutti questa volta sarà il povero Bocchetti, che scivolerà in panchina. E considerate le assenze di Bonomi e Montervino, entrambi squalificati, la formazione anti-Triestina è praticamente già fatta: Manitta tra i pali (Mancini è tornato ad allenarsi, ma difficilmente Colomba gli restituirà i gradi di titolare); difesa a 4, con Saber, Baldini, D'Angelo e Savino; a centrocampo, Vidigal, Marcolin e Martinez, stavolta sul lato sinistro; Pasino a mezz'aria tra centrocampo ed attacco, ma spostato pure lui a sinistra; di punta, infine, Dionigi e Stellone. In panchina, prime alternative: Floro Flores, se dovesse servire una maggiore ricerca della profondità, e Montezine, che scalpita per ritrovare posto. Novità annunciate, dunque. Ma una differenza c'è: il Napoli stavolta privilegerà la manovra e la corsa sui due lati a quegli inutili lanci dei difensori per le punte. E questa sì che è una buona notizia.
Fonte: Il Portico
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