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Tu sei qui: Flusso di CoscienzaKlaus di Amalfi e la “Letterina di Natale”: la pace sognata da Yusuf e Andrij

Flusso di Coscienza

Una toccante poesia di Klaus di Amalfi che dà voce all’innocenza ferita dei bambini

Klaus di Amalfi e la “Letterina di Natale”: la pace sognata da Yusuf e Andrij

Davanti a un presepe, due piccoli — Yusuf da Gaza e Andrij da Kiev — affidano a Gesù Bambino una lettera piena di dolore e speranza. Attraverso le parole immaginate da Klaus di Amalfi, la poesia diventa un grido silenzioso contro la guerra e un invito a non dimenticare chi, tra le macerie, sogna ancora la pace.

Inserito da (Admin), martedì 14 ottobre 2025 17:19:43

Letterina di Natale

Caro Gesù Bambino,

noi due Ti scriviamo davanti al presepe di casa. Siamo piccoli.
Io sono Yusuf, vengo da Gaza e ho otto anni; il mio amico è Andrij, viene da Kiev e ha sette anni.
Insieme abbiamo deciso di parlarti, perché sappiamo che Tu ascolti sempre chi Ti chiama con il cuore.

Sai, Gesù Bambino,
il mondo è diventato molto brutto.
Gli adulti litigano come se fossero bambini capricciosi,
ma i loro capricci sono bombe che cadono dal cielo.
Le nostre case non ci sono più, i muri sono caduti e non abbiamo nemmeno un rifugio.
Nemmeno la stalla che hai avuto Tu a Betlemme.

In una sola notte abbiamo perso, entrambi, i nostri genitori, caduti sotto le bombe nel tentativo di proteggerci.
Ci sentiamo nudi davanti al freddo e al rumore che spaventa,
e di notte ci tremano le gambe per la paura.

Ti vogliamo dire che i nostri occhi hanno visto cose che non avremmo mai voluto e dovuto vedere.
E quelle immagini non se ne vanno più.
Ci piacerebbe invece guardare solo albe, prati in fiore, cartelle di scuola e palloni che rimbalzano.
Invece vediamo fumo, macerie, polvere e silenzi pieni di pianto.

Tanti nostri compagni non ci sono più.
Le bombe li hanno portati via.
Ma noi siamo sicuri che stanno con Te, in cielo, insieme ai nostri genitori.
Forse in questo momento stanno preparando la recita di Natale, insieme agli angioletti, per farTi sorridere.
Pensare questo ci consola un po'.

Caro Gesù Bambino, sappiamo che Dio Padre Ti guarda sempre e si affatica per il male che gli uomini fanno,
anche se non capiamo perché non ferma subito, e una volta per tutte, tutto questo dolore.
Per questo Ti chiediamo un dono di Natale.

Non punire i cattivi, non mandarli all'inferno:
Tu portali lontano, molto lontano, magari su un altro pianeta.
L'universo è grande, ce l'hanno spiegato a scuola.
Lì non potranno più farci male.
Così noi bambini potremo crescere senza più paura e senza più notti interrotte dal terrore.

Ti chiediamo poco:
una casa semplice, un banco di scuola, qualche giocattolo, la pace che ci permetta di sognare.
Il resto lo faremo noi, con la forza che ci darai Tu.

Caro Gesù Bambino, non dimenticarTi di noi.
Noi non ci dimentichiamo di Te.

Con amore e speranza,
Yusuf, bambino di Gaza
Andrij, bambino di Kiev

Caro lettore, solo una noticina sull'identità dei bambini scrittori, noti per ora solo a Klaus di Amalfi.

Non sono pseudonimi o personaggi di una commedia.
Sono persone concrete.
Sono ancora lì, a Gaza.

Se ci vai, forse li troverai ancora lì, vivi, che aspettano... una risposta alla loro Letterina di Natale.

Due nomi semplici, veri, che portano con sé radici e dolcezza.

Il bambino palestinese si chiama Yusuf, nome comune che significa "Dio aumenta".
Il bambino ucraino si chiama Andrij, deriva da Andrea e significa "coraggioso".

Klaus pensa che forse i suoi genitori potrebbero avere lontane origini amalfitane.

Klaus di Amalfi

Fonte: Amalfi News

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