Tu sei qui: Flusso di CoscienzaOltre i limoni e le vigne: il futuro dell’agricoltura in Costa d’Amalfi passa dagli orti
Inserito da (Admin), giovedì 9 ottobre 2025 09:05:01
In un'epoca in cui ogni processo economico si intreccia con una rete sempre più complessa di relazioni, anche l'agricoltura della Costa d'Amalfi è chiamata a rinnovarsi. È quanto sostiene Michele Ruocco, che invita a riflettere sulla necessità di un modello agricolo capace di andare oltre la sola limonicoltura e viticoltura, senza però abbandonarle, ma integrandole in una visione più ampia e sostenibile.
«Abbiamo la fortuna - osserva Ruocco - di non doverci proiettare verso un mercato globale, perché il nostro territorio ospita già il mondo intero grazie al turismo. Questo grande afflusso rappresenta un mercato reale, vivo, e un'opportunità unica per sviluppare una filiera agricola locale in grado di rispondere ai consumi alimentari e gastronomici delle nostre strutture ricettive».
Da qui l'idea di valorizzare l'orticoltura e la produzione di frutta a chilometro zero: coltivare una parte di ciò che viene consumato negli alberghi, ristoranti e agriturismi della Divina. «Non si tratta di escludere i prodotti di eccellenza come il limone Costa d'Amalfi IGP o i vini delle nostre terrazze - prosegue - ma di estendere la coltivazione a ortaggi, legumi e frutti che possano arricchire l'offerta gastronomica, creando valore aggiunto e redditività per chi possiede giardini o piccoli appezzamenti oggi trascurati».
Una proposta che guarda anche alla salvaguardia ambientale e alla rigenerazione del territorio. «Un tempo - ricorda il nostro amico Michele - la Costa d'Amalfi, pur con risorse limitate, si avvicinava a una forma di autosufficienza agricola. Oggi, con le nostre competenze e il flusso turistico, possiamo tornare a produrre ciò che consumiamo, evitando di importare prodotti da altre regioni o Paesi».
Un'integrazione, dunque, e non una sostituzione: un'agricoltura moderna, capace di conciliare tradizione, innovazione e sostenibilità. «Integrare senza escludere - conclude - può essere la chiave per restituire futuro all'agricoltura della Costa d'Amalfi, per la difesa del territorio e per offrire nuove prospettive ai giovani».
Fonte: Il Vescovado
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