Tu sei qui: PoliticaI "peones" agitano il Palazzo
Inserito da (admin), giovedì 15 novembre 2007 00:00:00
L'ulteriore mossa a sorpresa dei 5 consiglieri comunali della maggioranza, che hanno chiesto al sindaco di rappresentare e sostenere le loro richieste alle segreterie politiche del tavolo del centrosinistra, ha ulteriormente reso incandescente il clima politico che oggi si vive nel Palazzo e nella città. A rendere il cammino dei "peones" e dello stesso sindaco Gravagnuolo più tortuoso è il segretario dello Sdi, Luigi Avella: «Hanno fatto bene a rivolgersi al sindaco i vari Iacobucci, Polichetti, Palumbo, Avella e Sorrentino. Le loro richieste, la verifica dell'attuazione del programma per i singoli assessorati e l'impegno a tempo pieno degli stessi assessori, sono problemi che debbono essere risolti da chi è il garante dell'Amministrazione ed il coordinatore della Giunta. E' lui che deve valutare se i suoi assessori lavorano e se diventa necessario il tempo pieno. Anzi, siamo in attesa di conoscere la sua risposta».
Un'azione, quella di Iacobucci, ritenuto nel Palazzo il braccio armato del partito del sindaco, che rischia di diventare un vero boomerang per Gravagnuolo. Per Vincenzo Galotto, segretario cittadino dell'Udeur, se le richieste sottendono la soluzione dei problemi della città sono accette, se invece dovessero essere manovre di altro tipo, ognuno se ne dovrà assumere la responsabilità. Sullo stesso piano Franco Lupi di Rifondazione Comunista: «Non ci nascondiamo il disagio che i consiglieri spesso vivono, di qui il nostro impegno a portare sul tavolo del centrosinistra queste difficoltà. Tuttavia, vorremmo che si desse ai partiti, ai consiglieri ed all'esecutivo il rispetto dei ruoli. In quanto a certe voci che corrono circa la preparazione di un partito del sindaco, diciamo solo che, quando il problema si presenterà, lo affronteremo. Per ora diciamo che Gravagnuolo è il sindaco voluto, sostenuto dalla coalizione dei partiti».
Prudenza sembra essere diventata la parola d'ordine tra i segretari, mentre il sindaco Gravagnuolo, nei suoi continui incontri televisivi, minimizza. Difende i "peones", ne elogia l'impegno quotidiano e non si nasconde che i panchinari potrebbero sostituire i titolari. Un discorso, questo, che sicuramente potrà essere posto dai segretari dello Sdi, dell'Udeur e di Rifondazione Comunista. «Dopo aver verificato il cammino del programma e la sua attuazione, certamente dovremo trovare la soluzione anche per un riassetto del potere», è la tesi dello Sdi. Il clima, nonostante le dichiarazioni di coesione e di tenuta, è incerto. Ed a renderlo minaccioso è la vicenda del Pd a livello provinciale e comunale. Le polemiche non si sono attenuate, anzi la conta è continua e certamente la resa dei conti si fa sempre aspra.
Intanto, nel centrodestra proseguono gli incontri tra le delegazioni di Udc, An, Forza Italia ed Unione Popolare per mettere a punto il dossier di richieste da presentare al prefetto, il quale dovrà dire «in quale sede potremo svolgere la nostra funzione di consigliere comunale dell'opposizione», afferma l'ex sindaco Alfredo Messina.
Fonte: Il Portico
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