Tu sei qui: Storia e Storie“Comme Catarinea e Barbarea, accussì Natalea”: origini e significato del detto popolare
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 25 novembre 2024 08:08:28
"Comme Barbarea accussì Natalea": chi non ha mai sentito pronunciare questo detto popolare campano. Letteralmente significa: "le condizioni meteorologiche del giorno di Santa Barbara, il 4 dicembre, saranno le stesse del giorno di Natale".
Santa Barbara, nata nel 273 d.C. a Nicomedia, antica città dell'Anatolia, da una nobile famiglia che professava il paganesimo, dopo aver abbracciato la fede cristiana, fu sottoposta a vari supplizi fino a quando fu condannata a morte e decapitata per mano del suo stesso padre, Dioscoro, stretto collaboratore dell'Imperatore. La storia narra che dopo l'esecuzione l'uomo, mentre percorreva la strada verso casa, fu colpito da un fulmine e morì, punito da Dio. Per questo motivo Santa Barbara protegge dai fulmini e dalla morte improvvisa. E' compatrona della Città di Ravello.
Esiste anche una seconda versione di questo modo di dire, tipica della zona del salernitano: "Comme Catarinea accussì Natalea", che fa riferimento al 25 novembre, giorno in cui la Chiesa festeggia Santa Caterina d'Alessandria.
A volte, i due proverbi vengono uniti nella variante "comme Catarinea accussì Barbarea e accussì Natalea", questo perché le due "protagoniste", oltre ad avere nelle rispettive vite diversi punti in comune, sono entrambe il simbolo della fede che si oppone anche al potere imperiale.
Come Santa Barbara, infatti, anche Santa Caterina proveniva da una nobile famiglia-si dice che addirittura fosse figlia di un Re-e anche lei, dopo aver rifiutato l'ordine dell'Imperatore di convertirsi al paganesimo, subì la decapitazione nel 305 d.C., un anno prima del martirio di Santa Barbara.
Il professor Roberto Palumbo di Ravello sottolinea: «Un'altra interpretazione del detto vuole che si faccia riferimento al giorno della settimana in cui cadono le due feste e non all'elemento climatico meteorologico».
Fonte: Il Vescovado
rank: 108587105
di Massimiliano D'Uva Novanta primavere, ognuna vissuta con il garbo e l'energia di chi ha saputo fare dell'ospitalità un'arte e della gentilezza una vocazione, senza mai perdere la sua innata leadership, fatta anche di autorevole risolutezza. Virginia Attanasio, figura storica e insostituibile de Il...
800 rose antiche, 1.200 viole, 1.000 piante di ruscus, oltre a ciliegi, viti e meli cotogni messi a dimora nell'area verde della casa del Giardino di Ercole di Pompei, anche detta "casa del profumiere", per la probabile produzione e commercializzazione di profumi che qui avveniva. L'immissione delle...
di Massimiliano D'Uva "Ma gli dai il cornetto al mattino al tuo cane?", ho chiesto una volta al mio carissimo amico Vincenzo Russo guardando affascinato il suo cane gustarlo con grande voracità: "No!" - mi rispose perentorio - "La mattina gli do 10 euro e si compra quello che vuole!" E' la prima cosa...
di Massimiliano D'Uva Il 2 giugno 1946 è una data simbolica: l'Italia usciva devastata da una guerra che l'aveva vista sconfitta sul campo e, per la prima volta, chiamava al voto anche le donne. Il referendum istituzionale tra Monarchia e Repubblica fu vissuto come l'inizio di una nuova era. Vinse la...