Tu sei qui: Storia e Storie“Da Cae[di]taria a Venere Citarea”, successo di pubblico per la presentazione a Cetara del libro di Graziella Anastasio
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 24 agosto 2022 11:35:37
Ieri sera, 23 agosto, presso la Sala Benincasa di Cetara, si è svolta la presentazione del libro della professoressa Graziella Anastasio sui dialetti da Salerno alla Costa d'Amalfi.
I saluti di introduzione alla serata sono stati espressi dal Sindaco Roberto della Monica, dal Presidente della Pro Loco, Cav. Antonio De Santis, dai Consiglieri Cinzia Forcellino e Luigi D'Elia. In qualità di Relatori, erano presenti l'Avvocato Costantino Montesanto, Cultore di Storia locale, Il Prof Guido Iorio Docente Ordinario di Storia Medievale, Mafalda Bruno giornalista di Cetara News e il Prof. Francesco Criscuolo, già Preside del liceo scientifico "Marini Gioia" di Amalfi. A moderare il dibattito, il Prof. Dario Luca Mattia, Giornalista.
Il Sindaco ha ringraziato con orgoglio una delle tante eccellenze presenti nel paese che amministra, Graziella Anastasio, che con il suo ottimo lavoro di ricerca e studio sulle radici cetaresi, ha dato e darà lustro a tutta la comunità di Cetara.
"La Pro Loco è sempre attiva e pronta alla collaborazione con questi eventi culturali che vanno non solo incoraggiati, ma scovati e messi bene in evidenza davanti alla comunità cetarese in primis, poi a livello costiero e infine a livello nazionale", ha detto il Presidente, che poi ha annunciato l'intenzione di presentare il libro al concorso nazionale "Salva la tua lingua vocale", patrocinato dall'U.N.P.L.I. - Unione Nazionale Pro Loco d'Italia - nonché da Organismi di rango Nazionali ed Internazionali, a cominciare dalla Presidenza della Repubblica.
Gli interventi dei Relatori hanno messo in evidenza i vari settori di cui si compone il libro: settori che spaziano dalle radici storico culturali del dialetto napoletano e a seguire cetarese, alle ricerche accurate sui modi di dire e di fare del passato per arrivare, in sintesi, a ciò che era la realtà di questo piccolo e meraviglioso borgo costiero che è Cetara, e a quello che è oggi.
Tutto questo lavoro minuzioso, attento e a tratti sorprendente, farà si che anche le nuove generazioni si ricordino da dove veniamo, quali sono le nostre storie, il nostro linguaggio, le nostre consuetudini quotidiane.
Perché il filo con il passato non si interrompa mai, parafraseremo il Maestro Indro Montanelli: "Un popolo che ignora il proprio passato, non saprà mai nulla del proprio presente".
Fonte: Il Vescovado
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