Tu sei qui: Storia e StorieDa un Tempo di Emigranti: Viaggio Oltreoceano del Conte Grande nel 1928
Inserito da (Admin), venerdì 14 luglio 2023 12:18:20
da una fotonotizia di Sigismondo Nastri
Era il 31 ottobre del 1928 quando il porto di Napoli veniva scosso dal fervore e dal brusio della partenza del piroscafo "Conte Grande", diretto a New York. Le figure di migliaia di emigranti si stagliavano contro l'infinito orizzonte marino, ciascuno con un bagaglio di speranze e timori, tutti uniti nel comune desiderio di cercare una vita migliore.
L'immagine del molo Immacolatella, testimone silenzioso di queste partenze, ritrae un momento emblematico della storia italiana, quando eravamo un popolo di emigranti. L'affascinante fotografia è stata condivisa dal decano dell'informazione in Costa d'Amalfi, Sigismondo Nastri, ricordando quell'epoca di partenze e separazioni.
Tra la folla di volti e storie, spicca la figura di Giovanni Riviello, zio della moglie di Sigismondo Nastri, all'epoca direttore-fondatore della rivista "La Basilicata nel mondo". Il suo viaggio non era soltanto un atto di speranza personale, ma anche un impegno per mantenere vivo il legame con le radici della sua terra, nonostante la distanza dell'oceano.
Riviello stava partendo per visitare le comunità italiane d'oltreoceano, un viaggio che sarebbe diventato una parte fondamentale del suo lavoro editoriale. Egli rappresentava il ponte tra la vecchia e la nuova patria, con l'obiettivo di sostenere l'identità culturale e le aspirazioni degli emigranti italiani negli Stati Uniti.
Nastri ha recentemente donato l'intera collezione della rivista "La Basilicata nel mondo" alla Biblioteca Provinciale di Salerno, rendendola disponibile a un pubblico più ampio. Questo importante gesto di condivisione culturale non solo contribuisce a conservare la memoria storica dell'emigrazione italiana, ma offre anche un'opportunità per gli studiosi e i lettori di oggi di approfondire le esperienze e le aspirazioni di quei tempi.
Quella foto del 1928 non rappresenta solo un momento storico, ma un viaggio continuo di memoria, identità e speranza. Grazie al contributo di figure come Sigismondo Nastri e Giovanni Riviello, la storia del popolo italiano continua a vivere, trasmettendo un patrimonio inestimabile alle generazioni future.
Fonte: Il Vescovado
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