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Franco Zeffirelli nasceva 100 anni fa. Poste: "Emesso francobollo a lui dedicato"

100 anni fa nasceva a Firenze il regista, sceneggiatore e scenografo fiorentino che amava Positano. Sangiuliano: "Lascia una gigantesca eredità e grandi insegnamenti"

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 12 febbraio 2023 13:15:01

100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli il grande regista e sceneggiatore fiorentino che nacque il 12 febbraio del 1923 a Firenze.

L'Italia è pronto a ricordarlo con diverse iniziative, una è quella di emettere un francobollo a lui dedicato così come anticipato dalle Poste che insieme al ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso oggi un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica "le Eccellenze italiane dello spettacolo" dedicato al grande uomo di cultura. Tiratura di poco più di 300mila esemplari.

Il francobollo - si legge sul comunicato di Poste - è stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. La vignetta riproduce, a sinistra, un ritratto di Franco Zeffirelli in primo piano su due bozzetti realizzati dallo stesso regista per alcune opere teatrali da lui dirette, rispettivamente la "Cavalleria Rusticana", per il Teatro alla Scala di Milano del 1978, e un costume di "Antonio e Cleopatra", per il Metropolitan Opera House di New York del 1966. In alto, a destra, e' raffigurato un ciak cinematografico, a rappresentare i suoi capolavori realizzati per il cinema.

Non solo: il volo delle Frecce Tricolore sulla città di Firenze, un concerto e l'intitolazione del Belvedere a piazzale Michelangelo: Firenze ha reso omaggio oggi al suo illustre concittadino Franco Zeffirelli, nato esattamente cento anni fa, il 12 febbraio 1923.

La giornata celebrativa è iniziata alle ore 9,30 con la benedizione di padre Bernardo Gianni, abate della Basilica di San Miniato al Monte, al cimitero delle Porte Sante dove sono sepolte le spoglie del maestro Zeffirelli scomparso nel 2019.

E' seguita la cerimonia di intitolazione del Belvedere a Franco Zeffirelli, la terrazza adiacente al piazzale Michelangelo. Allo scoprimento della targa erano presenti il sindaco Dario Nardella, l'assessora alla toponomastica Federica Giuliani, il sottosegretario al ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il figlio adottivo del regista Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Zeffirelli.

Oggi poi un botta e risposta - evitabile - tra Tomaso Montanari rettore dell'Università per Stranieri di Siena che lo ha definito: "Un mediocre razzista" scatenando polemiche con il leader della Lega, Matteo Salvini che ha dichiarato:

"Se uno non riesce a rispettare la storia di un grande uomo di cultura, di arte, di teatro, di cinema, di poesia, è un inetto. Un po' di compassione, e anche la consapevolezza che dobbiamo cambiare qualcosa, perché chi rappresenta la Toscana e l'Università italiana nel mondo non può avere il cervello così piccolo".

Interviene anche Vittorio Sgarbi che chiede: "ministero Università sanzioni Montanari su Zeffirelli".

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha ricordato Franco Zeffirelli, così:

"Il mio credo è: fa il tuo lavoro, sii generoso con chi ha avuto meno fortuna, riconosci ed esalta il merito altrui' .

Nasceva 100 anni fa un grande maestro, di vita prima ancora che nel cinema, arte in cui è stato ed è ancor oggi un riferimento assoluto. Un uomo che ha portato il cinema e il teatro italiano nel mondo. Regista e sceneggiatore originale, intellettuale coerente e mai conformista, uomo di grande fede, fiorentino doc, Franco Zeffirelli ci lascia una gigantesca eredità e grandi insegnamenti. Tutti abbiamo memoria delle sue scelte anticonformiste e fuori dagli schemi, nella vita privata come in quella professionale.
Restano indelebili, impressi a fuoco nella mente, film come Fratello sole, sorella luna, poetica rievocazione della vita di San Francesco, Il giovane Toscanini, Romeo e Giulietta e Amleto, ma soprattutto la miniserie televisiva Gesù di Nazareth andata in onda nel 1977 su Rai 1. Ancora oggi noi immaginiamo Gesù con il volto di quell'attore. Queste scelte ci danno la misura della sua grandezza".

 

Fonte foto: Commons Wikimedia

Fonte: Booble

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