Ultimo aggiornamento 53 minuti fa S. Giovanni Maria Vianney

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieIl 7 luglio 1647 inizia la rivolta di Masaniello contro il vicerè spagnolo

Storia e Storie

Napoli, Viceregno, Masaniello, Rivolta, Capopopolo

Il 7 luglio 1647 inizia la rivolta di Masaniello contro il vicerè spagnolo

Un pescivendolo guida Napoli contro il dominio spagnolo e l'iniquo sistema fiscale

Inserito da (Admin), domenica 7 luglio 2024 11:40:38

Nel caldo luglio del 1647, Napoli fu teatro di una delle più significative rivolte popolari contro il dominio spagnolo, guidata da un giovane pescivendolo, Tommaso Aniello d'Amalfi, conosciuto come Masaniello. La rivolta, scaturita dall'opprimente sistema fiscale imposto dalla monarchia spagnola, scosse le fondamenta del vicereame e portò alla ribalta un personaggio destinato a diventare un simbolo della lotta popolare.

Nel 1647, Napoli era una metropoli affollata e impoverita, con una popolazione che si aggirava intorno ai 500.000 abitanti. Le pesanti imposte imposte dalla Spagna, in particolare le gabelle sui beni di consumo, avevano ridotto la città alla fame. La frutta, insieme al pane, rappresentava la base dell'alimentazione popolare, e quando nel gennaio 1647 venne introdotta una nuova gabella su frutta fresca e secca, la situazione diventò insostenibile.

La figura di Masaniello emerge prepotentemente in questo scenario. Nato a Napoli, pescivendolo di professione e contrabbandiere, Masaniello rappresentava l'anima genuina del popolo napoletano. A suo fianco vi era Giulio Genoino, un intellettuale anziano impegnato nella lotta giuridica per il riconoscimento dei diritti della borghesia arricchita. Genoino finanziò e consigliò Masaniello, sperando di incanalare la rabbia popolare verso riforme sociali e amministrative.

Il 7 luglio 1647, la sommossa esplose nella piazza del mercato di Napoli. Guidati da Masaniello, i venditori si rifiutarono di pagare le gabelle, e il viceré spagnolo Rodrigo de Leon, duca d'Arcos, riuscì a malapena a salvarsi dalla furia della folla rifugiandosi in un convento. Masaniello, dalla sua tribuna improvvisata, arringava la folla, coordinando le azioni dei rivoltosi. Nei giorni successivi, la rivolta respinse vari tentativi delle truppe spagnole di rientrare in città, senza però attaccare i castelli dove erano trincerati i soldati.

Il viceré, resosi conto della forza della rivolta, decise di trattare con Masaniello. Il capopopolo riconobbe l'autorità del viceré in cambio della promessa di nuove istituzioni e un maggiore equilibrio tra potere nobiliare e popolare. Tuttavia, nel giro di pochi giorni, Masaniello iniziò a mostrare segni di squilibrio mentale, venendo abbandonato dai suoi seguaci e infine arrestato. Il 16 luglio 1647, fu assassinato da un gruppo di sicari, tra cui ex compagni di rivolta.

La morte di Masaniello non segnò la fine del suo impatto. Il suo corpo fu fatto oggetto di scempio, ma la sua figura divenne simbolo delle lotte popolari. Nei secoli successivi, Masaniello fu ricordato come l'archetipo del leader rivoluzionario, capace di incarnare le aspirazioni e la rabbia del popolo contro l'oppressione.

La rivolta di Masaniello rivelò i limiti delle insurrezioni popolari dell'epoca: movimenti senza una direzione politica chiara, destinati a spegnersi rapidamente. Tuttavia, il potenziale rivoluzionario di Napoli durante l'estate del 1647 fu tale da costringere la Spagna a rivedere temporaneamente la propria politica fiscale. Masaniello rimane, ancora oggi, un simbolo della lotta contro l'ingiustizia e la tirannia.

La storia di Masaniello è un potente ricordo del coraggio e della determinazione del popolo napoletano nella lotta per i propri diritti, un esempio di come anche un semplice pescivendolo possa diventare il protagonista di una rivoluzione.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 108430103

Storia e Storie

Storia e Storie

Positano, la storia di Giuseppina e Napoleon: i cani che morirono per amore di Carlino Cinque

Ci sono storie che resistono al tempo, storie che affondano le radici nella pietra viva della Costiera, tra mare, amore e memoria. Una di queste si racconta ancora oggi sulle terrazze de Il San Pietro di Positano, uno degli hotel più iconici del Mediterraneo. Ma non parla di lusso, né di celebrità, né...

Storia e Storie

Lunedì 4 agosto alla Fiera del Libro di Castellabate si onorano i 52 marinai del sommergibile Velella

Una serata dedicata alla storia del sommergibile Velella, affondato con tutto il suo equipaggio nel settembre 1943, e alla proposta per il riconoscimento del relitto come sacrario militare subacqueo. Nel corso dell'evento sarà anche rappresentata l'attività dell'Associazione Salerno 1943, impegnata nella...

Storia e Storie

“Amalfi, la città del sole”: il documentario RAI del 1964 che celebra la Costiera Amalfitana

Un viaggio nel tempo tra storia, leggenda e bellezza senza tempo: è quello che offre il documentario "Amalfi, la città del sole", prodotto dalla RAI nel 1964 e oggi riproposto dal gruppo Cava Storie. Un omaggio straordinario alla Costiera Amalfitana, firmato dal regista e autore Italo De Feo, con il...

Storia e Storie

Cava piange Ciro, il cane buono che viveva libero tra la gente

Dolce, sonnacchioso, buono come pochi. Ciro, il cane libero di Cava de' Tirreni, se n'è andato. Se n'è andato in silenzio, così come aveva sempre vissuto, tra le strade della città che lo ha accolto, amato e protetto come un figlio. Per chi vive a Cava, Ciro non era solo un cane. Era una presenza costante,...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno