Ultimo aggiornamento 6 minuti fa S. Giovanni Maria Vianney

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieIl metodo dei calchi di Giuseppe Fiorelli: qualcosa di unico, che esiste solo a Pompei

Storia e Storie

Pompei, calchi, archeologia, conservazione

Il metodo dei calchi di Giuseppe Fiorelli: qualcosa di unico, che esiste solo a Pompei

Il metodo dei calchi, ideato da Giuseppe Fiorelli nel 1863 e applicato ancora oggi non solo ai corpi, ma anche ai reperti organici, è un qualcosa di unico, che esiste solo a Pompei.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 2 novembre 2022 11:21:16

Il metodo dei calchi, ideato da Giuseppe Fiorelli nel 1863 e applicato ancora oggi non solo ai corpi, ma anche ai reperti organici, è un qualcosa di unico, che esiste solo a Pompei.

Quando l'archeologo esegue uno scavo nell'area vesuviana, trova una particolare stratigrafia dovuta alle modalità del seppellimento e al susseguirsi delle diverse fasi che si sono succedute durante l'eruzione.

La prima fase dell'eruzione fu caratterizzata dalla caduta di lapilli, una sorta di grandine di pomici di piccola dimensione che ricoprì gli spazi aperti, le strade e i cortili, facendo crollare i tetti di alcune abitazioni.

Successivamente vi fu invece la fase di caduta di cenere che penetrò ovunque riempiendo ogni vuoto ed avvolgendo ogni cosa, alternata al susseguirsi di flussi piroclastici, le cosiddette "nubi ardenti" che a forte velocità ed alta temperatura percorsero in più ondate il territorio provocando distruzione e morte. La cenere, indurita, costituisce quello che viene comunemente chiamato "tuono", uno strato molto resistente. In questa cenere indurita spesso gli archeologi rinvengono dei vuoti, causati dalla decomposizione di sostanze organiche: può trattarsi di elementi in legno come mobili, infissi, oggetti ma anche di corpi degli individui.

Nel vuoto viene versata una miscela di gesso ed acqua fino a riempirlo totalmente. Lasciato asciugare il gesso, si può procedere nello scavo e si mette in luce ciò che aveva determinato il vuoto: la cenere indurita ha conservato infatti, come uno stampo, il volume, la forma e la posizione dell'oggetto o del corpo che era stato sepolto. Questa impronta di gesso solidificato è chiamato calco.

(nella foto i calchi dell'Orto dei fuggiaschi)

Fonte: Occhi su Salerno

Galleria Fotografica

rank: 103321105

Storia e Storie

Storia e Storie

Lunedì 4 agosto alla Fiera del Libro di Castellabate si onorano i 52 marinai del sommergibile Velella

Una serata dedicata alla storia del sommergibile Velella, affondato con tutto il suo equipaggio nel settembre 1943, e alla proposta per il riconoscimento del relitto come sacrario militare subacqueo. Nel corso dell'evento sarà anche rappresentata l'attività dell'Associazione Salerno 1943, impegnata nella...

Storia e Storie

“Amalfi, la città del sole”: il documentario RAI del 1964 che celebra la Costiera Amalfitana

Un viaggio nel tempo tra storia, leggenda e bellezza senza tempo: è quello che offre il documentario "Amalfi, la città del sole", prodotto dalla RAI nel 1964 e oggi riproposto dal gruppo Cava Storie. Un omaggio straordinario alla Costiera Amalfitana, firmato dal regista e autore Italo De Feo, con il...

Storia e Storie

Cava piange Ciro, il cane buono che viveva libero tra la gente

Dolce, sonnacchioso, buono come pochi. Ciro, il cane libero di Cava de' Tirreni, se n'è andato. Se n'è andato in silenzio, così come aveva sempre vissuto, tra le strade della città che lo ha accolto, amato e protetto come un figlio. Per chi vive a Cava, Ciro non era solo un cane. Era una presenza costante,...

Storia e Storie

La Teglia di Corpo di Cava: il gigante verde che accoglieva il borgo

Nel cuore dell'antico borgo di Corpo di Cava esisteva un luogo chiamato «la Teglia», uno slargo all'ingresso del paese dove per secoli ha svettato un imponente tiglio, simbolo naturale e sociale della comunità. Attraverso documenti d'archivio, testimonianze letterarie e immagini storiche, il gruppo Cava...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno