Tu sei qui: Storia e StorieL'antica tragedia di Orfeo rivive nei versi di Raffaela Amato
Inserito da (Admin), giovedì 8 agosto 2024 15:53:37
Raffaela Amato, voce delicata e intensa, scrive poesie per diletto e per passione. Con "Orfeo" rievoca il dramma senza tempo del leggendario cantore greco, travolto dalla disperazione per la perdita della sua amata Euridice. Attraverso versi ricchi di pathos, Amato ci guida in un viaggio tra anfratti tenebrosi e boschi cupi, dove l'eco del nome di Euridice risuona ancora, testimoniando un amore che sfida la ragione e il tempo. Un'opera che non solo rende omaggio alla mitologia classica, ma invita anche il lettore a riflettere sulle profondità del dolore e della memoria.
"O Dio perduto! Tu traccia infinita!
Solo perché smembrandoti i Nemici ti sparsero,
noi ora siamo orecchie che ascoltano,
bocche della Natura"
R.M. Rilke - Sonetti a Orfeo - XXVI
Orfeo
Ebro di solitudine vagava
tra anfratti tenebrosi e boschi cupi
e il nome di Euridice egli gridava
dall'alto di precipiti dirupi.
Il vento sibilando sulle chiome
ripeteva dovunque quel bel nome
e l'eco si partiva da ogni cosa
per richiamare la novella sposa.
Per lungo tempo fu disperazione
poi diventò una tragica ossessione
e cielo e terra per la compassione
gli tolsero il buon uso di ragione.
Se oggi mi avventuro per il bosco
nel mormorio di fronde riconosco
un'eco che sussurra lieve e dice
il nome tanto pianto di Euridice.
(Raffaela Amato)
Fonte: Il Vescovado
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