Tu sei qui: Storia e StorieL'Università degli Studi di Salerno celebra 80 anni: tradizione e innovazione tra storia e futuro
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 17 ottobre 2024 13:38:40
Ieri, 16 ottobre, l'Università degli Studi di Salerno ha celebrato il suo ottantesimo anniversario dalla fondazione, sottolineando il suo percorso accademico e culturale attraverso l'inaugurazione della mostra UNISA80 - 80 anni di storia, secoli di futuro. Il taglio del nastro, nella Biblioteca Scientifica dell'Ateneo, alla presenza del rettore Vincenzo Loia e del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
La mostra fotografica e documentale ricostruisce le tappe salienti della storia dell'università, dal 1944, anno in cui fu istituito l'Istituto superiore di Magistero, fino ai giorni nostri. Il percorso si snoda attraverso immagini, documenti e pubblicazioni che raccontano non solo l'evoluzione dell'Ateneo, ma anche la visione degli studenti sul futuro dell'università.
Particolare rilevanza è stata data alla storica tradizione culturale salernitana. Il presidente De Luca ha ricordato come l'Università di Salerno si inserisca nell'eredità della Scuola Medica Salernitana, istituzione culturale e scientifica tra le più importanti d'Europa. "Ottant'anni sono un tempo breve se pensiamo alla storia della Scuola Medica, un luogo di confronto delle culture del Mediterraneo, all'avanguardia nella ricerca medica, dove già insegnavano le donne, le medichesse," ha affermato De Luca.
Nel contesto della celebrazione, è stato allestito lo spazio "Biblioteca digitale Liberabit UNISA", un percorso bibliografico curato dai bibliotecari dell'Ateneo, che consente di esplorare documenti storici come i primi annuari, notiziari d'epoca e pubblicazioni che segnano i momenti chiave della vita accademica di Salerno. Un archivio unico che riflette l'evoluzione del sapere e dell'identità universitaria salernitana.
Con un'estensione di oltre un milione e quattrocentomila metri quadri, il campus salernitano è uno dei più grandi d'Europa e continua a rappresentare un polo di conoscenza e innovazione per il Sud Italia, con uno sguardo costantemente rivolto al futuro e alle nuove generazioni.
Fonte: Il Vescovado
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