Tu sei qui: Storia e StorieScoperte nella Grotta della Cala a Camerota: nuovi dati sui cacciatori-raccoglitori del Paleolitico
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 1 marzo 2025 13:01:46
La Grotta della Cala, uno dei siti preistorici più rilevanti a livello internazionale, continua a rivelare dettagli fondamentali sulla vita e sulle strategie di sussistenza delle comunità di cacciatori-raccoglitori che popolavano il basso Cilento durante il Paleolitico superiore.
Un recente studio condotto dall'Università di Siena e dall'Université Côte d'Azur CNRS CEPAM, pubblicato sul Journal of Archaeological Science: Reports, ha confermato che gli antichi abitanti della grotta fabbricavano in loco armature litiche per armi da getto, impiegate per la caccia. L'analisi di 43 strumenti dorsali, recuperati dagli scavi effettuati tra il 1966 e il 1969, ha evidenziato fratture da impatto, a riprova dell'uso di queste lame di selce per la costruzione di frecce e giavellotti.
Gli studiosi hanno individuato elementi litici in fase di lavorazione e manufatti ancora inutilizzati, indizi che suggeriscono che la produzione avvenisse direttamente nella grotta. Inoltre, strumenti specializzati per foratura e taglio rafforzano l'ipotesi di un'attività artigianale articolata.
L'ambiente circostante, come testimoniato dai resti faunistici, era caratterizzato da una fauna prevalentemente composta da cervidi, con evidenti tracce di macellazione. Ciò indica che la caccia agli ungulati costituiva una delle principali attività di sostentamento per queste comunità del tardo Paleolitico.
Le ricerche, avviate negli anni '60 e ancora in corso grazie alla concessione ministeriale, vedono la collaborazione tra l'Università di Siena, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e il Comune di Camerota, che fornisce il necessario supporto logistico ed economico.
I nuovi dati emersi confermano l'importanza della Grotta della Cala come sito chiave per la comprensione delle tecnologie e delle strategie di adattamento delle popolazioni preistoriche dell'Italia meridionale.
Fonte: Il Vescovado
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