Tu sei qui: Territorio e AmbienteAgricoltura, i primi della filiera e il podcast che racconta il lavoro invisibile
Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 1 luglio 2023 16:32:28
di Norman di Lieto
Troppo spesso diamo per scontate molte attività lavorative grazie alle quali non sarebbe possibile usufruire di veri e propri 'must' dell'eccellenza italiana, come tra gli altri: l'amarone della Valpolicella, la cipolla di Tropea, il pomodoro pugliese.
Queste sopraelencate sono solo alcune delle eccellenze agricole che arricchiscono i produttori e incrementano lo 'status' del cibo made in Italy: grazie a marchi iconici, prodotti d'eccellenza, tradizioni secolari e anche - perché no - chef influencer.
Come detto, questi prodotti che luccicano nelle vetrine di alimentari o su banchi 'boutique' nobili di catene multinazionali hanno una storia lavorativa di qualcuno che, nell'ombra ha fatto in modo che questi prodotti arrivassero a noi, consumatori finali: qualcuno che li ha seminati, coltivati, curati, protetti, raccolti e alla fine confezionati per la vendita al dettaglio.
Si tratta del primo 'ingranaggio' della filiera, cioè di un'organizzazione complessa e articolata che impiega circa un milione e mezzo di lavoratori, se contiamo anche i cosiddetti "lavoratori invisibili" che con il proprio lavoro fatto di sudore, fatica e molto spesso sfruttamento (che non riguarda soltanto gli immigrati, ma sempre più spesso anche gli italiani) rendono queste eccellenze alla portata di tutti.
L'idea di raccontarlo in un podcast dal titolo: "Sulle spalle degli altri", è di Susanna Bucci e Paolo Butturini che lo hanno realizzato, con la produzione di Akùo, in un'iniziativa di OverPress Media, in collaborazione con Flai-Cgil.
"Sulle spalle degli altri", letto da Annabella Calabrese e disponibile sulle principali piattaforme dal 23 giugno, è un viaggio, attraverso il racconto e le voci dei protagonisti, nei territori in cui si coltivano e si confezionano tutti quei cibi d'eccellenza.
Scoprirete così che esistono ancora forme di "caporalato" anche nel ricco Nord-Est e che nella Capitanata le donne lavoratrici sono quasi tutte italiane, che i sikh si sono stancati di prendere botte ed essere sfruttati, che in Calabria è pericoloso anche soltanto parlare con i lavoratori. E tanto altro.
Tutti i giorni però troverete anche donne e uomini della Flai-Cgil che provano a contrastare questo sfruttamento, a far crescere la coscienza anche dei lavoratori immigrati.
Fonte foto: Foto diДарья ЯковлеваdaPixabay e Foto diChristine SponchiadaPixabay
Fonte: Booble
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