Tu sei qui: Territorio e AmbienteRavello: monastero Santa Chiara verso la chiusura, Nicola Amato scrive a Papa Francesco
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 21 aprile 2021 12:53:22
Il 15 aprile scorso, presso il Monastero di Santa Chiara di Ravello, i rappresentanti del Comitato cittadino del "no" alla soppressione sono stati ricevuti per un incontro con la Federazione nazionale delle Clarisse. A darne notizia è "Il Vescovado", che segue attentamente la vicenda dagli inizi.
Suor Damiana Ardesi, responsabile della Federazione Santa Chiara d'Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d'Italia, suor Mariangela e Padre Germano hanno illustrato con chiarezza la situazione ai due rappresentanti cittadini, Gino Schiavo e Nicola Amato (quest'ultimo anche nel ruolo di consigliere comunale).
Purtroppo, la mancanza di vocazioni, il numero esiguo di consorelle e l'età avanzata di tante di loro sta costringendo la Federazione - anche secondo quanto disposto da Papa Francesco con la "Costituzione apostolica 'Vultum dei quaerere' sulla vita contemplativa femminile" emanata il 29 giugno 2016 - a chiudere diversi Monasteri in tutta Italia, tra questi quello di Ravello.
Prima di arrivare alla triste decisione, ha assicurato Suor Damiana, la Federazione si è preoccupata di ricercare la disponibilità di altre suore clarisse al fine di scongiurare la chiusura, senza ottenere i risultati sperati.
Per questo, di concerto con l'arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni Orazio Soricelli, si è pensato di avviare un processo di rivitalizzazione del monastero, prevedendo la partecipazione di altri ordini religiosi.
Suor Damiana ha precisato che i beni del complesso monumentale non saranno oggetto di vendita e che la struttura, per espressa disposizione della Santa Sede, non subirà alcun cambio di destinazione d'uso.
Dopo l'incontro il consigliere Nicola Amato ha inviato una missiva a Papa Francesco per scongiurare il rischio di chiusura dello storico istituto monastico di Ravello.
«In tutte le vicende che hanno segnato la vita della comunità religiosa il ruolo svolto dalla città di Ravello con la sua Chiesa particolare prima e, successivamente, dall'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, è stato sempre determinante nella ricerca delle migliori soluzioni alla complessità delle vicende spirituali e materiali», scrive Amato.
E aggiunge: «L'incessante servizio che le figlie di S. Chiara nei secoli hanno svolto in quelle sante mura, inducono a sollecitare le supreme autorità della Chiesa, per far valere le ragioni della fede, della storia e della cultura che da 730 anni sostengono il monastero di Ravello, la cui opera plurisecolare non può essere cancellata per sempre da un freddo calcolo numerico».
Pertanto, chiede a Sua Sanità di intercedere sulla vicenda «auspicando che il Buon Dio illumini le menti di chi dovrà assumere provvedimenti importanti, rinviando ogni altra decisione di chiusura o soppressione».
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Fonte: Ravello Notizie
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